Le prime mosse del Governo in campo economico col Decreto Aiuti quater da oltre 9 miliardi appena varato, ottengono l'apprezzamento delle cosiddette categorie produttive sia per le misure contro il caro energia, che per l'approccio alle problematiche più generali, da loro esposte anche guardando il futuro ma sul tema del lavoro e del taglio del cuneo fiscale le richieste si fanno pressanti e dall'esecutivo arrivano le prime risposte: "Abbiamo visto dei provvedimenti positivi le risorse stanziate per contenere il caro bollette, il provvedimento sul Gas Release, l'intenzione comunque di tenere la barra dritta sulla finanza pubblica. Quello che secondo noi sta mancando è un intervento strutturale sui temi del lavoro". "Chi pensava di realizzare tutto e subito ha fallito. Sappiamo che dobbiamo fare quello che è possibile fare nel contesto dato, l'importante è tracciare la rotta. Sicuramente sarà quella del taglio al cuneo fiscale con 2/3 a beneficio del lavoratore 1/3 a beneficio dell'impresa perchè dobbiamo alzare i salari". Continua invece ad animare lo scontro politico la rimodulazione del super bonus edilizio al 110% che scende al 90% per i condomini e su cui il Governo ha anche chiarito che la cessione del credito è un'opzione e non un diritto. E a parte l'allarme della filiera dell'edilizia che parla di rischio fallimento per tante aziende, i 5 Stelle attaccano: "Adesso i danni al superbonus quindi alle famiglie e le imprese. Dicevano di essere pronti ma in realtà stanno solo dimostrando quanti danni possono fare in pochi giorni. Su questo il Movimento 5 Stelle sarà un presidio inflessibile". Dalla maggioranza Forza Italia col capogruppo in Senato Ronzulli, conferma le perplessità sui tempi e dice: "Chiederemo con un emendamento in Parlamento di procrastinare le modifiche alle norme di almeno un mese dal 25 novembre al 31 dicembre, per non penalizzare cittadini e imprese".























