"Presidente, buon pomeriggio". "Buon pomeriggio a lei". "Sono un po' arrabbiato oggi per questa...". "E grazie dell'ospitalità a tutti voi". "Grazie a lei. Sono un po' arrabbiato per questa storia oggi e in genere non... "Ho sentito". "Rimango più, diciamo freddo, però sta cosa mi infastidisce molto, che ne pensa lei? Siamo brava gente, o siamo brava gente soltanto quando sentiamo di rischiare la pelle?". "Ma io guardi, non amo molto le generalizzazioni, però sicuramente sono state fatte delle cose, non adeguate alla nostra natura di persone generose, io sono convinta che gli italiani siano un popolo generoso, però lo stress test, a volte, mette in evidenza delle nostre caratteristiche, che dobbiamo tenere un po' sotto controllo, tipo la furbizia. Io trovo disdicevole, vergognoso, il fatto di saltare una fila vaccinale che fa, per le persone anziane e fragili, la differenza tra la vita e la morte, è imperdonabile. Quindi se è questo che la fa arrabbiare, io condivido la sua rabbia, ma oltre a condividere la sua rabbia, debbo porre in essere, come legislatore, come persona che lavora nelle istituzioni, azioni positive perché questo non accada più. Io credo che uno dei motivi per cui è successo, sia la libertà che è stata lasciata alle Regioni, di organizzare la campagna vaccinale, come reputava più opportuno. Secondo alcuni, i servizi essenziali, erano categorie professionali, che magari non avevano grande contatto con il pubblico e non prima, le persone anziane, fragili, defedate, malate oncologiche, che sono quelle della categoria che dicevamo prima" . "Presidente, lei è una giurista e allora le chiedo, perché quella clausola di supremazia che invochiamo ogni tanto e che esiste, diciamo, nel nostro ordinamento, in un frangente così grave, non è stata invocata con la, forse, con la necessaria forza? Perché una cosa è cambiare poi il Titolo V, etc. Una cosa è invece, diciamo, sfruttare ciò che c'è?". "Non è mica poca cosa avere cambiato il Titolo V, eh? Uno dei motivi per cui questo caos si è generato, è proprio il corto circuito costituzionale e legislativo, determinato dal Titolo V, che attribuisce alle Regioni, delle porzioni significative di competenza, ma la materia sanitaria sarebbe regionale, devo dire che su questo, lo Stato, il Governo precedente, lei sa che io, noi, siamo stati molto critici, rispetto alla stagione precedente, lo siamo ancora, il fatto di avere lasciato troppa libertà alle Regioni, soprattutto per la campagna vaccinale, qua non stiamo parlando di qualche potere che le Regioni possono esercitare, adattando alle specifiche locali, alcuni contesti legislativi, stiamo parlando di una campagna vaccinale massiva, che deve avere delle linee guida e dei protocolli uguali per tutti, senza creare figli e figliastri, vaccinati di serie A e vaccinati di serie B, che sono quello che ha fatto arrabbiare lei e tutta Italia. Perché è successo? Perchè, nel vuoto legislativo, dato da un'interpretazione, che è arrivata dalla Corte Costituzionale, solamente qualche tempo fa, che ha detto: ma siete pazzi? Qui si tratta di profilassi internazionale, di una materia che l'Art. 117, scusate la tecnicalità, della Costituzione, attribuisce allo Stato, ma è stato lo Stato medesimo, mi scusi il bisticcio di parole, che non se l'è preso con il Governo precedente, quando avrebbe, non potuto, ma dovuto farlo".