Prima la pandemia ora la guerra. L'impatto sull'economia sarà molto duro. A Palazzo Chigi si susseguono le riunioni tecniche per preparare il documento di Economia e Finanza che sarà approvato probabilmente Giovedì, che mette nero su bianco le stime macroeconomiche del Paese in uno scenario di grande incertezza con una crescita data al ribasso che sarà segnata da un inflazione per ora al 6,7% ma destinata a volare per l'aumento dei costi energetici delle materie prime. Sempre giovedì si terrà un incontro con i sindacati per fare il punto sulle prospettive economiche e le conseguenze sul potere d'acquisto dei lavoratori. Nel mentre, l'esecutivo continua nell'azione di diversificazione dei fornitori di gas per diminuire la dipendenza da Mosca. Non accettiamo i ricatti russi, ripete Di Maio da Zagabria; ministro oggetto di minacce sui social: "Chiediamo anche all'Unione Europea di accelerare però tutte quelle che sono le procedure che servono, le iniziative che servono per tutelare famiglie ed imprese. Il price capping, il tetto massimo al prezzo del gas a maggior ragione, se si blocca l'import del gas dalla Russia, è importante che venga stabilito il prima possibile e serve un fondo compensativo per aiutare famiglie e aziende europee che stanno pagando l'impatto di questa guerra". Sulle ipotesi della quinta tranche di sanzioni europee, mirate a porti, petrolio e carbone con il gas in forse sembra non avere dubbi il segretario del PD Letta che in mattinata riunirà la segreteria. Più caute le altre forze politiche. Nelle prossime ore per la prima volta il Premier Draghi sarà sentito dal Copasir il comitato parlamentare sulla sicurezza.























