Nel giorno in cui il cambio di passo del nuovo Governo rispetto alla gestione Covid si rende evidente, il Presidente della Repubblica, parlando proprio davanti ai vertici dell'esecutivo, sottolinea l'importanza dei vaccini. E ricorda come il virus comunque non sia sconfitto; dopo oltre due anni e mezzo di pandemia, non possiamo ancora programmare la vittoria finale sul Covid. Dobbiamo fare uso, ancora di responsabilità e di precauzione. La sanità pubblica ha il compito di mantenere alta la sicurezza, soprattutto dei più fragili, dei più anziani, di coloro che soffrono per patologie pregresse. Tuttavia, sentiamo che il pericolo, che il periodo più drammatico, il pericolo più allarmante è alle nostre spalle. La strategia del Governo Meoni è chiara fin da subito. Le restrizioni andranno a scomparire: non replicheremo il Modello Speranza, aveva annunciato il Presidente del Consiglio nel suo discorso in Parlamento. Il ministro della Salute Schillaci dice che verrà reintegrato il personale sanitario sospeso perché non vaccinato. Si parla di monatoria anche delle multe agli ultracinquantenni che si erano rifiutati di vaccinarsi, si valuta lo stop all'obbligo di mascherine nelle strutture sanitarie. Ulteriore simbolo del cambiamento, il bollettino con i numeri della pandemia non sarà più quotidiano ma settimanale. Se nella stessa maggioranza c'è Forza Italia che predica cautela, sottolineando come è grazie ai vaccini che siamo fuori dall'emergenza, dalle opposizioni, è durissimo il PD che difende a spada tratta l'operato di Speranza e che col segretario Letta avverte: il messaggio del Governo sembra un liberi tutti ed è pericoloso e sbagliato nei tempi.























