È una Tallin apparentemente tranquilla, quella che accoglie i numerosi Capi di Stato giunti per il tradizionale appuntamento del vertice Arraiolos. Sergio Mattarella, decano del summit insieme all'amico il tedesco Steinmeier, dopo i lavori della riunione, farà visita al contingente italiano d'istanza alla base aerea Amari. Il summit quest'anno si occuperà nelle due sessioni di lavoro di intelligenza artificiale e sicurezza globale. Già, proprio quella sicurezza che da sempre rivendicano i Paesi baltici e che proprio in questi ultimi tempi si trovano a fronteggiare, come non mai, difficoltà e preoccupazioni di un confine sempre più potenzialmente minaccioso. Le provocazioni e le incursioni nello spazio aereo estone e ben oltre si sono moltiplicate, jet militari russi e droni di imprecisata provenienza hanno dato segnali allarmanti. Una calma solo apparente, dunque in una capitale estone pur blindata per l'occasione. Perla del Baltico, patrimonio Unesco viene considerata come una Silicon Valley per le sue innumerevoli start-up tecnologiche. Qui a poche decine di chilometri operano quasi 400 militari italiani altamente specializzati. La base Amari, avamposto Nato ed europeo, frontiera divenuta calda a dispetto del clima rigido di queste latitudini. Da qui erano partiti lo scorso 19/09 i due F35 italiani, dopo che tre cacci russi avevano sorvolato lo spazio aereo estone. A poche centinaia di chilometri c'è il confine con chi oggi non è amico e che sempre viene forse visto come nemico. La presenza del Presidente della Repubblica in questa base assume un alto valore simbolico di vicinanza a chi opera per il Paese e per l'Alleanza in un contesto difficile che richiede grande concentrazione e sangue freddo, ma anche di conferma delle posizioni di vicinanza all'Ucraina. .























