In attesa del Premier Time alla Camera mercoledì a 12:00 secondo round per Giorgia Meloni nelle risposte alle domande del Parlamento dopo quello in Senato, il tema caldo resta l'Ucraina, protagonista insieme ai temi stringenti per entrambi i paesi come quelli dei rapporti con l'Africa, la sicurezza nel Mediterraneo e i migranti del vertice italo-greco a Roma. Meloni incontra il primo Ministro Mitsotakis a Villa Pamphili ed è un'ulteriore occasione per ribadire adesso il faro sia puntato sulla Russia e sulla sua reale volontà o meno di raggiungere la pace. "Attendiamo chiaramente una chiara risposta russa alla richiesta di un cessate il fuoco immediato e incondizionato, alla quale l'Ucraina ha immediatamente aderito, così come l'Ucraina ha accettato subito di incontrare Putin a Istanbul giovedì, chiarendo in pochi minuti rispetto a una certa propaganda, quale tra le parti coinvolte nel conflitto sia certamente a favore della pace". Sul Medio Oriente Meloni ribadisce l'appoggio al lavoro dei paesi arabi per la soluzione del conflitto e guarda al prossimo viaggio di Trump. "Credo che sia molto importante anche la missione nella regione che sta per compiere il Presidente Trump. Penso che dagli Stati Uniti possa arrivare un impulso decisivo". Considerate le polemiche dell'opposizione sull'assenza fisica al vertice di Kiev della premier che era collegata via video, la replica taglia corto rilanciando il concetto non cerchiamo foto opportunity, ma lavoriamo sui fatti. Però il centrosinistra insiste sulla marginalità del nostro paese. "L'asse a tre, fuori dal Regno Unito, naturalmente, che guida l'Europa è Francia, Germania, Polonia, anziché Francia, Germania, Italia. La trovo una cosa enorme".