"Vladimir Putin non vuole la pace, le aperture ipotetiche ai negoziati sono solo propaganda". Giorgia Meloni ne è convinta, l'ha detto ai giornalisti non appena arrivata a Washington e lo ripete al suo staff mentre prepara i lavori del vertice NATO. "Motivo per cui bisogna mantenere alta la pressione nei confronti di Mosca ma soprattutto mettere nelle condizioni Kiev di difendersi ancora più efficacemente". Parole che stridono con quelle del suo vice Premier Salvini, che da Roma fa il controcanto: "Più armi si inviano, più la guerra va avanti". Parole che non condizionano la Premier che qui confermerà il supporto a 360° dell'Italia. "Tutto ciò che serve all'Ucraina troverà appoggio nel nostro Paese". Che Putin sia visto come un problema lo conferma anche la richiesta all'Alleanza di guardare a Sud e all'Africa, per evitare che Mosca aumenti il proprio raggio di influenza. Meloni vuole un italiano come rappresentante speciale della NATO per il Sud, fiduciosa di poterlo ottenere battendo la concorrenza di Spagna e Francia. Dal canto suo l'Italia si avvia a confermare l'obiettivo del 2% del PIL in difesa entro il 2028. Prima della cerimonia ufficiale per la celebrazione dei 75 anni dell'Alleanza la Presidente del Consiglio si è dedicata per alcune ore alla figlia Ginevra visitando alcuni luoghi simbolo di Washington. Da qui a venerdì saranno invece diverse le occasioni di bilaterali compreso quella con il neo Premier britannico Starmer.