“Mi scuso con chi si è sentito offeso dalle mie parole”. Così il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha risposto alle polemiche sollevate dalle dichiarazioni sull'attentato compiuto dai Partigiani dei GAP a via Rasella a Roma durante la Seconda Guerra Mondiale che scatenò poi la rappresaglia nazista con l'eccidio delle Fosse Ardeatine. Non furono uccisi biechi nazisti delle SS, ma una banda musicale di semi pensionati altoatesini, aveva detto. Poi la puntualizzazione: ho sbagliato, ha ammesso la seconda carica dello Stato, a non sottolineare che i tedeschi uccisi fossero soldati nazisti, credevo fosse scontato. Parole che non sono state sufficienti a placare i toni. Dovrebbe avere la coscienza delle dimissioni, perché palesemente inadeguato al ruolo che ricopre, ha sentenziato il Presidente dell'ANPI, Gianfranco Pagliarulo, confermando che non manderà l'invito a parlare sul palco in occasione delle celebrazioni del 25 Aprile che si svolgeranno a Milano. "Le scuse non bastano" ha aggiunto la Segretaria del Partito Democratico Elly Schlein: c'è un tentativo di riscrivere la storia cercando di negare il contributo della Resistenza e dell'antifascismo alla scrittura della Costituzione. Per il Segretario nazionale di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, sono frasi che gettano vergogna sulle Istituzioni repubblicane. Durissima anche la replica del Presidente del MoVimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, “boutade inaccettabili", si sarebbe già dovuto dimettere tante volte, confidiamo che prosegua nel suo incarico con maggiore responsabilità. Ironico, infine, il Leader di Azione, Carlo Calenda, che si è detto ammirato dalla determinazione con cui La Russa dimostra la sua inadeguatezza.