È caduto, ecco, un muro tra la politica, l'Amministrazione e i cittadini che si sentono vicini. Poi, magari, dopo avermi chiamato Antonio qualche volta mi sono preso qualche improperio, qualche rimprovero, mi hanno chiesto il perché. Magari non ho mantenuto qualche impegno, però ho sempre un rapporto leale con i cittadini e questo è inutile negarlo, lo sento da tanto tanto tempo. Lo sento da tanto tempo. Quanti voti che nelle urne delle europee sono andati a Lega e Forza Italia magari sono finiti nelle sue poi alle comunali? Tantissimi. Stamattina tutti mi dicevano che ci voleva un miracolo per poter vincere al primo turno o, comunque, per poter vincere. Invece quello che è accaduto oggi credo dimostri che non è un miracolo amministrare bene una città, non è un miracolo dedicarsi tutti i giorni alla propria città. Non è un miracolo, magari, abbandonare la demagogia, abbandonare gli slogan per cercare di risolvere i problemi, anche quelli più complicati di una città. La vittoria di oggi non la considero un miracolo, la considero un riconoscimento al lavoro fatto in questi cinque anni da una bella squadra, una squadra straordinaria, che mi ha accompagnato: dai dipendenti del Comune al mio staff, che mi ha anche sopportato, agli Assessori, ai Consiglieri comunali che non mi hanno mai fatto mancare il loro sostegno, ai tanti cittadini che in questi anni mi hanno spronato, consigliato e che ho ascoltato. A tutti loro, sia a chi mi ha votato, ma soprattutto a chi non mi ha votato, io prometto di continuare a impegnarmi come ho fatto in questi cinque anni.