Nel ringraziare le forze dell'ordine italiane e tedesche per il lavoro congiunto, la premier Giorgia Meloni esprime tristezza e rabbia e conferma la sua determinazione a fermare quello che definisce una barbarie. Il femminicidio di Giulia Cecchettin riapre il tema dell'efficacia di strumenti e norme esistenti contro la violenza di genere. L'obiettivo è quello di giungere a un rafforzamento della disciplina in vigore, il cosiddetto codice rosso. Al Senato mercoledì è atteso l'esame del disegno di legge del governo per il rafforzamento e la velocizzazione delle misure preventive cautelari, già approvato all'unanimità dalla Camera. Nel pacchetto tempi stringenti, anche a 20 giorni, per la valutazione da parte della magistratura del rischio e dell'applicazione delle relative misure cautelari. È una norma che aumenta la pena per chi violi il divieto di avvicinamento alla persona offesa. In queste ore la segretaria del PD Schlein rilancia l'appello alla premier Meloni di mettere da parte lo scontro politico per collaborare insieme, partendo dalla proposta per un educazione al rispetto e all'affettività in tutte le scuole. Nei prossimi giorni inizierà la campagna istituzionale di sensibilizzazione nelle scuole. Intanto martedì ci sarà un minuto di silenzio per ricordare la ragazza in tutti gli istituti. Polemica su Salvini che sui social aveva scritto "se Filippo è colpevole", poi precisa "la sua colpevolezza chiara a tutti", ma la sorella di Giulia aveva commentato: "Anche questa è violenza di Stato".