Io sto facendo una battaglia civile, serena, perché non siano applicate le linee guida dell’INAIL e mi spiego: siano applicate in mancanza di alternative. “Riapriremo ristoranti, bar, spiagge, attività commerciali, servizi alla persona, palestre e piscine, ma dovranno essere applicate le linee guida delle regioni e non quelle dell'INAIL, se non in mancanza di alternative”. Sottolinea il governatore del Veneto Luca Zaia, annunciando una nuova ordinanza per lunedì prossimo. Se su questo il nuovo DPCM sarà rigido l'economia non ripartirà, il Governo deleghi le regioni. È apprezzabile lo sforzo che ha fatto l’INAIL, però, per alcune attività diventa imbarazzante. capite adesso dobbiamo garantire 4 metri quadrati ad ogni avventore del ristorante, finisce… il distanziamento dei tavoli finisce che i ristoratori mi dicono: “Se applico alla lettera quello che c’è scritto non apro più”. Impensabili, secondo Zaia, i 4 metri da tavolo a tavolo nei ristoranti e le distanze previste tra gli ombrelloni sulle spiagge. Il Veneto applicherà le sue linee guida, scritte dal Dipartimento di Prevenzione della Sanità Pubblica, due metri da tavolo a tavolo nei ristoranti e nei bar, mascherine per i camerieri e gel a disposizione dei clienti. Per le spiagge si pensa ad uno stanziamento di 3 metri tra una fila e l'altra e di due metri tra gli ombrelloni. “Il turismo deve ripartire – conclude Zaia - o l'Italia resterà isolata”. Resta anche imbarazzante leggere che Austria e Germania aprono i corridoi, che la Croazia li aspetta a braccia aperte. Io mi domando, il Ministero degli esteri in Italia cosa sta facendo.