Se le conseguenze redistributive e allocative dei maggiori costi di energia non possono essere ignorate, i margini per l'erogazione di aiuti per famiglie e imprese saranno presumibilmente molto più limitati che negli ultimi due anni. Possono essere ampliati con la riduzione di altre spese, interventi temporanei mirati destinati ai nuclei e ai comparti produttivi in maggiore difficoltà potranno contribuire a contenere la riduzione dei redditi reali e per tale via le pressioni sull'inflazione connesse con le richieste salariali senza compromettere l'equilibrio dei conti pubblici.























