Disponibili a discutere con la Russia. Ci sono però molti elementi che sono di grande importanza per l'Europa e l'Ucraina e anche ovviamente per gli Stati Uniti, dobbiamo tutti essere allineati, noi non potremmo andare avanti senza l'aiuto dell'Europa, senza l'aiuto degli Stati Uniti, quindi, grazie, grazie, grazie. Così ieri il presidente ucraino Ladion Zelchi nell'incontro con Macron, Starmer, um e um Mers a Downing Street, oggi sarà a Roma, in questi minuti proprio sta arrivando a Castel Gandolfo, dove vedrà prima, um Papa Leone decimo quarto, nel pomeriggio invece l'incontro con Meloni a Palazzo Chigi, grande attenzione ovviamente, sull'Ucraina e il suo futuro, soprattutto dopo che gli Stati Uniti hanno presentato le loro linee strategiche che um, parlano di soluzioni realistiche, quelle europee proposte sull'Ucraina e che si sente in Europa, ma anche a Kiev, un po' il senso di un imminente abbandono passi indietro da parte degli Stati Uniti rispetto alla loro sicurezza e di una volontà più che altro di andare verso un accordo, indipendentemente da quelle che poi sarà il futuro le condizioni di sicurezza dell'Ucraina. Di tutto questo, ma non solo, parliamo questa mattina, lo facciamo con lo scotto per il Partito Democratico che è sotto ringrazio buongiorno. Buongiorno a lei. E poi ci sta raggiungendo Francesco Filini per Fratelli d'Italia, ma nel frattempo andiamo subito nel cuore della nostra redazione politica, la nostra Iana Gagliardi a fare il punto sui tanti temi all'ordine del giorno. Ricordiamo, Jana, che poi in sottofondo nel dibattito politico rimane anche la manovra, siamo da te. Certo e chiaramente ricordiamolo che la manovra va approvata in tempi anche piuttosto rapidi e che comunque ancora ci sono tutta una serie di nodi da sciogliere nella partita interna, um nella maggioranza per quanto riguarda quello che va tenuto, quello che non va tenuto, i conti da tenere ovviamente invece quelli fermi per il ministro Giorgetti, il Ministro dell'economia, ma le diverse diciamo, um pulsioni e tensioni, cioè chi tende da una parte e chi tende dall'altra, come sempre si arriva a ridosso di Natale con queste trattative nella maggioranza sulla manovra ogni anno e quindi anche quest'anno, ma è chiaro che i temi politici internazionali e quindi tutto quello che sta succedendo a livello appunto internazionale, um Sono fanno la parte del leone nella discussione politica, anche nei botta e risposta interni alla maggioranza e qui stiamo parlando chiaramente del grande tema della difesa europea comune, degli investimenti per gli armamenti e degli investimenti in difesa e ovviamente quello della specifica difesa invece e quindi gli aiuti. e anche gli aiuti militari all'Ucraina. Anche quello ricordiamo che va approvato in tempi brevissimi, entro la fine di dicembre deve essere approvato il decreto che proroga gli aiuti militari all'Ucraina e sappiamo che la posizione della Lega, insomma non è quella. In tutto questo scenario, quindi c'è questo incontro oggi, al quale il Presidente del Consiglio Meloni ha invitato al telefono l'altro. Zelensky che ha detto subito di sì e quindi ecco già oggi subito alle 15, Zelensky viene a Roma, il confronto fra Meloni e Zelensky come diciamo punto base ovviamente a quello che Meloni ribadisce in ogni occasione, cioè che bisogna trovare una convergenza anche con gli Stati Uniti d'America non si possono escludere, non si può arrivare a una frattura. con gli Usa, diciamo così e questo è uno dei motivi per cui non c'è stato l'invito a Londra, proprio per una posizione che viene considerata diciamo forse un po' troppo equidistante, un po' troppo ambigua da alcuni. Sicuramente questa è diciamo l'accusa principale che fa l'opposizione a Giorgia Meloni e Llein a parlare. di un vassallaggio che bisogna cercare di evitare nei confronti degli Stati Uniti d'America. Però le parole che abbiamo sentito anche insieme proprio nella vostra copertina di apertura pronunciata da Zelensky, di fatto sono la stessa linea di Giorgia Meloni, cioè non possiamo andare avanti, ha detto Zelensky, senza gli Stati Uniti e senza l'Europa, che è quello che appunto il nostro governo cerca di tenere insieme. Insomma, non di marciare con una convergenza su una difesa, una sicurezza, un piano di sicurezza per l'Ucraina e naturalmente anche un piano di aiuti e anche di ricostruzione. Con questo ci salutiamo. Ricordiamo anche che nel comunicato di Palazzo Chigi di ieri non viene più citata, diciamo così, la pace giusta che um Non prescinda dalla questione dei territori e quindi è chiaro che questo sarà uno dei temi più delicati da affrontare quello dei territori eventualmente da accedere da parte dell'Ucraina, è tutto a voi? Grazie, grazie alla nostra Jana Gagliardi. allora um intanto andiamo da Scotto mentre cerchiamo di ristabilire il collegamento anche con Filini, perché ovviamente sono momenti di verità per l'Ucraina e l'appoggio um del nostro paese è fondamentale. Le chiedo però. se parte di questo appoggio, ovviamente deve essere il continuo sostegno anche dal punto di vista militare e anche magari l'adesione dell'italia, così come ha fatto la Spagna, un paese di certo critico rispetto all'aumento delle spese militari, per esempio al sistema Pearl, quello che prevede acquisti di materiale americano da dare a Kiev. Ma vede, io credo questo um l'Italia è una posizione marginale rispetto al resto del dibattito europeo. ha scelto un' equidistanza che la Lega a doppio filo con Trump. Trump fa le sue dichiarazioni, come abbiamo visto anche nei giorni precedenti, um attaccando esplicitamente l'autonomia dell'Unione Europea. e imponendole anche delle scelte che forse andrebbero riconsiderate. um il cinque percento delle spese militari alla NATO. il fatto che si comprino armi americane. Una sorta di um nei confronti di qualsiasi ipotesi di esercito europeo. Io credo che occorra liberarsi, come ha detto della nostra la nostra segretaria Ellie Schlein, da un vassallaggio che non serve gli interessi italiani. E occorre allo stesso tempo che l'Europa, oltre a essere esclusivamente il continente che dice a Zelki andiamo avanti, provi anch'essa a costruire un percorso diplomatico. Nel percorso diplomatico ci devono essere due cose fondamentali. La prima che l'Ucraina sia pienamente al tavolo delle trattative. La seconda è che i territori non siano sacrificati a una logica commerciale come quella che gli Stati Uniti sembrano delineare, mi spiego, non è possibile che i territori conquistati, non conquistati dalla Russia vengano regalati alla Russia. E questo ovviamente è una condizione anonima per far questo l'Europa deve, come dire avere anche una voce, um forte per poter in qualche modo essere all'interno del del tavolo delle trattative. allora le chiedo, ci sono due tipi di approcci anche rispetto alla strategia, um presentata da Trump. C'è chi dice dobbiamo rispondere a muso duro ribadendo quella che è la nostra forza, il fatto che, Comunque è imprescindibile anche per Washington un alleanza con l'Europa, e che comunque siamo pronti come europei a difendere l'Ucraina senza se e senza ma, e c'è chi dice no, dobbiamo comunque non spezzare il legame con gli Stati Uniti, dobbiamo trovare una via di dialogo. um Qual è a suo parere, la strada da perseguire viste anche le parole durissime di Trump nella sua strategia nazionale? Purtroppo noi ci siamo messi in trappola da soli. Perché la scelta di aderire acriticamente a tutti i diktat di Trump, dal cinque percento della NATO e i dazi al 15 percento senza sostanzialmente muovere un dito, mettono l'Europa in un oggettiva difficoltà. um E persino una certa timidezza, um nell'immaginare l'Europa non soltanto dentro la dimensione delle relazioni transatlantiche, ma come grande attore globale, capace di parlare anche con il sud del mondo e con potenze, che ormai hanno un prodotto interno lordo, pari, se non addirittura potenzialmente superiore a quello degli Stati Uniti, ci ha un po' imbraccato. Servirebbe una politica estera che è la premessa fondamentale, se tu poi vuoi avere un esercito forte, e vuoi avere la capacità di incidere laddove si aprono delle crisi. L'Europa ha perso due grandi appuntamenti, l'Ucraina si senza dubbio, ma anche la tragedia del Medio Oriente, tant'è che il piano Trump, um A Gaza vede sostanzialmente l'abdicazione totale dell'Europa a qualsiasi funzione, um ridotta a comparse che si mettono in tribuna ad applaudire una tregua che è molto fragile e una pace che non c'è. Una tregua che è molto fragile, ma che almeno c'è, e allora c'è anche chi dice anche il piano diciamo americano, um per l'Ucraina, nella prima versione, quella che piaceva tanto a Mosca, comunque potrebbe garantire questo tipo di passaggio. Lei è tra coloro anche all'interno del, Partito Democratico che ha sempre insomma sostenuto la via della pace, meglio un accordo che nessun accordo, Io questo lo penso intimamente, um la tregua a Gaza, um purtroppo continua a mietere morti, e però cadono meno bombe rispetto a prima. um Una tregua in Ucraina significherebbe fermare una carneficina che ha prodotto centinaia di migliaia di morti, una generazione intera mandata al fronte. Dopodiché le tregue se non hanno basi politiche solide e soprattutto um non mettono al centro il diritto internazionale, Rapidamente poi rischiano di saltare e di trasformarsi in ulteriori tragedie. Se tu non bonifichi giacimenti d'odio, se non metti al centro, una nuova dimensione della cooperazione e della sicurezza, um Tra est e ovest, ma anche dentro la dimensione ovviamente del Medio Oriente, i rischi è che il rischio concreto che queste, questa tregua sia fragile e poco duratura. allora Ovviamente appena ristabiliremo il contatto, insomma il collegamento con Fidini poi Scotto, daremo anche a lui allo stesso tempo che che sta avendo lei proseguo proseguo. Nelle altre domande che volevo farle um rispetto ad oggi, una che per esempio concerne, um anche il sia la questione um oro che um il governo ha voluto inserire con questa clausola um come, Insomma sovranità popolare, anche se è stato precisato ieri dallo stesso Giorgetti dopo le ulteriori, um annotazioni arrivate dalla Banca Centrale Europea che nulla cambia, che um l'utilizzo di quest'oro rimane, soltanto um ad uso della Banca d'Italia e poi la questione dell'utilizzo, um dei contanti, ampliarlo dai 5000 ai 10000 €, ovviamente con una fida pagare, possiamo dire di circa, um 500 €. Un suo commento su questi due aspetti della manovra. Ma su loro siamo di fronte a bandierine che vengono sventolate dalla destra senza alcuna idea. Sul contante siamo di fronte a un atto che oserei dire criminale. um Hanno fatto una manovra molto debole, non hanno dato nessun tipo di segnale politico, vero, concreto, a chi in questo paese fa fatica ad andare ad arrivare a fine mese. um se guardiamo la rimodulazione dell'Irpef, sono 23 € all'anno in più per un operaio e 440 per un manager, Mentre invece si strizza l'occhio agli evasori fiscali, questa manovra sul contante è gravissima, perché rischia di generare, non soltanto un ulteriore buco nel bilancio del nostro paese, ma rischia di determinare un messaggio di ingiustizia totale verso chi paga le tasse fino all'ultimo centesimo. um Io da questo punto di vista vorrei che fosse chiaro, sono rafforzate le ragioni dello sciopero generale indetto dalla CGL. Perché quando tu chiedi un messaggio al popolo che lavora, alle persone, che stringono la cinghia, con salari bassi e con contratti che molto spesso, penso al pubblico impiego, vengono rinnovati senza riconoscere l'inflazione perduta, nel momento in cui um tutti i dati ci dicono che i salari e gli stipendi dei lavoratori dipendenti hanno perso il nove percento del potere d'acquisto. A fianco invece di un aumento del carrello della spesa del 25, è insultante fare l'ennesimo regalo a chi non rispetta la legge. allora c'è, ecco, lo vedo, ci ha raggiunto Francesco Filini, buongiorno, ovviamente insomma daremo a lei il tempo di rispondere alle stesse domande più o meno che ho fatto, anche a Scotto e la ringrazio per essere con noi, ovviamente sono giorni di Atreio quindi molto pieni di attività per voi. um Partiamo dalla questione ucraina con Zelensky che oggi arriva a Roma, dopo però l'incontro con, um Macron, Starmer e Mers di ieri a Londra e c'è un po' l'impressione, che quello che noi ab. Abbiamo visto ieri a Londra sia l'insieme delle potenze che hanno, um avevano voglia di dare un segnale a Trump rispetto alla sua strategia di un'Europa che è comunque unita ed è pronta a proteggere l'Ucraina anche senza gli Stati Uniti. Che cosa invece dirà oggi Meloni a Zelensky, che appare abbastanza, come dire, sfiduciato proprio rispetto a quella anche che è la posizione americana anche sulle possibili um trattative di pace. Ma guardi, Meloni ribadirà a Zelensky la la nostra insomma volontà di sostenere l'Ucraina insieme al resto d'Europa, ma soprattutto ribadirà a Zelensky che è impossibile pensare di estromettere gli Stati Uniti d'America da questa partita. Purtroppo bisogna ragionare anche con tutte le forze in campo. Noi sappiamo che oggi l'Europa ha un gap di dei sistemi. difensivi rispetto a Russia rispetto agli Stati Uniti d'america e quindi non possiamo fare a meno degli Stati Uniti d'america. Quindi la sfida che sta portando avanti Giorgia Meloni con grande senso di responsabilità è tenere unito l'asse transatlantico tra Europa e Stati Uniti, perché senza l'unione di quest'asse difficilmente riusciremo a concludere questa guerra con una pace giusta, ma soprattutto duratura, perché Quello che chiediamo è garanzie per Kiev, perché dopo la pace, um non accada più quello che è successo a febbraio del 2022. Fine, se fossero gli Stati Uniti a voler fare a meno di noi? Ma io non credo che gli Stati Uniti vogliano fare a meno di noi, semplicemente, Trump con um magari gli eccessi comunicativi a cui ci ha abituato, questo fa parte del suo registro, sta dicendo una cosa che anche noi insomma sosteniamo da, da qualche tempo, che l'Europa deve cambiare registro, l'Europa se vuole diventare grande, e se vuole non vuole compromettere la sua stessa esistenza, anche questo è, è da considerare, deve cominciare a fare tutto quello che non ha fatto in questi anni, e quindi um dotarsi di sistemi difensivi per difendere se stessa, e rendersi sempre più autonoma anche dagli Stati Uniti d'America. Noi questo lo sosteniamo da sempre, che oggi sia anche Trump, anche gli Stati Uniti a sottolineare questa esigenza e Trump le segnalo che non è proprio l'ultimo dei presidenti degli Stati Uniti, Che um sollecita in qualche maniera l'Europa a a a investire per potersi difendere da sola, insomma è una conferma di quello che noi diciamo da sempre, questa è un'esigenza e mi spiace che si faccia demagogia, anche su questo tema, um ne ne ho sentite di tutte dalle opposizioni, um nostrane, um no a riarmo, non adesso non bisogna spendere i soldi per le armi, ma bisogna spenderli per le cose più importanti, come se, um dotarsi di un sistema di difesa fosse una una manovra, una, un punto di secondo piano, non è affatto così, è di primissimo piano, esiste la difesa interna su quello dobbiamo, investire, ma anche la difesa esterna è una altrettanta spesa a cui un'entità come l'europa non può rinunciare pena insomma la sua estromissione dagli scenari internazionali più importanti e la sua stessa esistenza come entità politica, perché chi non si sa difendere da solo difficilmente può continuare ad esistere. Filini, inutile che le ricordi che anche da parte insomma di alcuni esponenti della vostra maggioranza ci sono state frasi, di questo tipo, invece di spendere in difesa, andiamo a spenderli in sanità e salari. Però io volevo tornare un secondo prima di andare, mi rispo- mi risponde anche su questo, però prima di andare anche dal nostro Alberto Giufrì che ci porta sugli altri temi, um di giornata, volevo ancora chiederle rispetto alle questioni più europee. um Lei dice c'è bisogno di un cambiamento dell'E- dell'Europa su questo tutti. partiti di maggioranza siete d'accordo, ma sulle modalità avete posizioni forse differenti. Ieri Tajani è tornato a dire che bisognerebbe superare proprio il veto, perché questo permetterebbe all'Europa di essere più decisionista, di accelerare determinati processi. E poi c'è dall'altra parte una posizione molto estrema di qualcuno che comunque è vicino a l'amministrazione Trump come Elon Musk, che addirittura dice dovrebbe proprio cancellare l'Unione europea e tornare agli Stati nazione. Eh insomma um è noto che la posizione che ha Forza Italia rispetto a quella che ha Fratelli d'Italia è differente, noi non vogliamo, um abolire il diritto di veto, chiamiamolo così, che hanno gli stati nazionali all'interno delle istituzioni europee, perché questo indebolirebbe l'Italia a nostro modo di vedere, quindi non è, diciamo a- argomento all'ordine del giorno per quanto ci riguarda, noi abbiamo già espresso e anzi lo lo diciamo da sempre che, che comunque um il voto dell'Italia deve essere determinante. um Viceversa per Elon Musk, passando saltando di palo in frasca, um Elon Musk è un cittadino americano, per carità, um non fa parte dell'amministrazione americana. Credo che le sue par- sulle sue parole pesi anche il fatto che l'Europa. abbia stancato la sua società X, quindi diciamo che sono un po' dettate forse anche dal risentimento nei confronti dell'Unione Europea, ma insomma, dice la sua opinione, ma non è che determina chissà quali scenari politici Elon Musk. Insomma, anche se l'avete invitato ad Atreio non è che condividete tutto quello che dite, no? Abbiamo invitato ad Atreio la qualunque, quindi da da destra a sinistra, da da dalle istituzioni giornali cioè tutti vengono ad Atreju attori, non è chi chi viene ad Atreju la pensa esattamente come noi o noi la dobbiamo pensare come tutti gli ospiti di Atreju, no? Si tratta di un confronto per chi vuole ovviamente, accettare il confronto con la nostra comunità, um basta e finisce lì. Ogni riferimento alla segretaria del PD è puramente casuale in quest'ultima in quest'ultima battuta. Andiamo a vedere cos'altro c'è sui giornali, fra l'altro si parla anche di Atreo, ieri è stata, siamo da te, Alberto Giuffrè, la giornata, di un déjà-vu, insomma oltre trent'anni dopo un confronto tra Fini e Rutelli, eccoci. Sì Giovanna, buongiorno a te e ai tuoi ospiti, prima di arrivare a questo déjà-vu di cui parli tu, andiamo alla strettissima attualità e andiamo al nostro sito internet Sky TG 24.it, in apertura Zelensky a Castel Gandolfo per incontrare, il Papa, prima tappa di questa visita, um a a Roma, poi ci sarà l'incontro con Giorgia Meloni, tutti gli aggiornamenti sul nostro sito internet. Intanto torniamo sui giornali, Perché c'è una notizia che occupa le pagine di tutti i quotidiani in alcuni casi anche in prima pagina, riguarda la decisione che è arrivata a livello europeo sulle politiche, um migratorie. um Lo leggiamo da La Stampa, i governi dell'Unione Europea hanno, compiuto un ulteriore passo che segna una notevole stretta nel campo delle politiche migratorie, grazie a un accordo su tre regolamenti che andranno a integrare il patto migrazione e asilo. Finalmente c'è stata la svolta chiesta dal governo italiano ha esultato il ministro Dell'interno Matteo Piantedosi, secondo il quale l'intesa consentirà di rilanciare i centri in Albania. Non è così sicuro che Riuscirà a rilanciare i centri in Albania, invece un giurista esperto di migrazione intervistato da, Repubblica, parliamo di um Schiavone che, risponde alla domanda appunto le nuove norme consentiranno al governo di riaprire i centri in Albania? Risposta di Schiavone, Il voto di ieri sul return hub non ha nulla a che vedere con i centri in Albania, apparentemente, si riapre la possibilità di far funzionare quel centro, ma la redazione di una lista di paesi sicuri europea non risolve nulla se non in linea con i criteri giuridici che li definiscono e che restano immutati come resta irrisolto. Il nodo sul diritto alla difesa dei migranti è quello del tracciamento del trattenimento automatico che Invece deve essere l'estrema ratio, è prevedibile un alto numero di contenziosi. Altro tema e siamo sulle colonne di domani, che ci porta a a parlare della questione antisemitismo. um Domani ospita un intervento di Gianni Cuperlo a proposito dell'antisemitismo, il PD smetta di farsi del male, il titolo è in riferimento a una proposta di legge che è stata molto discussa nelle conclusioni. um Spiega Cuperlo. um al governo di c- di Israele vi è oggi un governo criminale, la risposta è sì e credo che a pensarlo, siamo tutti e tutte. Ciò comporta a ridurre la guardia vigile combattiva contro fenomeni sempre più diffusi di antisemitismo, compresa l'assurda sovrapposizione tra quella. La piaga e la radice storica del movimento sionista, la risposta categorica è no e a pensarlo. Siamo di nuovo tutte e tutti, quindi, riuniamo in una stanza senatori, deputati e con serietà, rigore e sensibilità politica e rispetto reciproco, troviamo quel punto di sintesi che da ha da esistere. E poi un dibattito che invece troviamo sulle pagine di Repubblica ci porta a parlare della polemica sulla fiera più libri più liberi perché Roberto Saviano, in un appuntamento di Repubblica, si rivolge a 0 calcare che è stato la prima figura di spicco a boicottare la fiera e dice ti credi un puro, nessuno di noi. Lo è um il lo scrittore appunto critica il fumettismo e dice lavoriamo per multinazionali che limitano i diritti sindacali, come possiamo dirci coerenti, prosegue così il dibattito sulle pagine culturali di Repubblica e poi, eccoci al déjà vu di cui parlavi tu, Giovanna, che ci riporta agli anni 90 a quel confronto tra i due candidati, um Sindaco della um capitale Rutelli e Gianfranco Fini alla festa di Atreju, il ritorno a casa di Fini, che um ne approfitta anche di questa occasione, approfitta di questa occasione per un, um mea culpa e dice è stato un errore sciogliere Alleanza Nazionale, e um ci si chiede cosa farà adesso Gianfranco Fini, lo andiamo a leggere, dalle fasi dalle righe conclusive dell'articolo firmato da Tommaso, um L'abbate um che dice um dopo il fischio finale un capannello di nostalgici amanti della fantapolitica si radunerà attorno a Francesco Storace. Che cosa vuol dire tutto questo? Fini si candiderà a sindaco di Roma come pronostica scherzando anche Rutelli, Una mia idea ce l'ho, dice il suo ex portavoce. In fondo è uno di destra che avrebbe anche voti di sinistra, no? Se risponde un passante che crede di cogliere un riferimento al Quirinale e forse ha ragione il passante. Con questa segnalazione Giovanna, mi fermo e torno da te. Grazie, grazie il nostro Alberto Alberto Giuffrè. allora Scotto, torno da lei, per la questione migranti, perché comunque um in qualche modo è passata um se vogliamo, la linea italiana, sui paesi sicuri ce ne sono meno quelli indicati um a livello europeo di quelli che sono considerati. Italia e dall'Italia, ma comunque ce ne sono ovviamente anche quelli considerati l'Italia e sono anche nel documento europeo. Questo dà maggiori certezze a livello giuridico, non si chiude la porta, anzi si dice che comunque è possibile portarli in A nei paesi terzi e quindi è tutta l'Europa che ha questa visione. Mah è d- è del tutto evidente che questa decisione registra, un cambio di linea della commissione von der Leyen, E naturalmente, diciamo come dire, una maggiore capacità di influenza da parte delle destre europee. Faccio notare che si fa fatica a definire l'Egitto e la Tunisia paesi sicuri. Non soltanto per il modo in cui trattano i migranti, ma soprattutto per il modo in cui trattano i dissidenti politici. um L'Italia da questo punto di vista ne sa qualcosa per il caso Regeni, ma per la vicenda di Patrick Zaki e di altri connazionali, che sono ancora detenuti in quelle carceri, così come il regime di Sayed in Tunisia, ha caratteristiche molto molto simili. Io credo che l'AB in Albania sia stato un monumento, um diciamo non soltanto al cinismo, Ma il modo come dire sbagliato di sperperare sperperare denaro pubblico, questa scelta ci è costata oltre 1000000000 che avremmo potuto mettere assolutamente altrove e non credo che questa decisione della Corte europea della della Commissione europea produrrà chissà quale sblocco di quelle strutture. È ovvio che il Consiglio europeo è formato anche da paesi che sono governati dal centrosinistra, penso la Danimarca che però sulla questione dei migranti ha sempre posizioni molto dure. Penso la Spagna, che era d'accordo con la lista dei paesi sicuri, ha espresso perplessità sugli AB nei paesi terzi, però comunque, di fatto non si è opposta. questa soluzione Scotto, quindi forse anche a sinistra, su queste tematiche in alcuni governi di sinistra c'è una sensibilità, che spinge verso il tema non è la sensibilità o meno rispetto a politiche più restrittive, o a ri- rispetto a una grande questione che riguarda il governo dei flussi migratori, da questo punto di vista, um È evidente che la permanenza della Bossi Fini non aiuta un governo dei flussi migratori, anzi getta una parte rilevante dei migranti, nella clandestinità anziché dentro una politica di integrazione. Il punto sono le scelte che sono state messe in campo, i centri migranti in Albania sono una cosa che non funzionerà. Di questo io credo occorrerebbe prendere atto e fare una discussione un po' più, equilibrata, un po' più saggia, un po' più matura, anziché scegliere la strada della propaganda. allora um Filini, intanto mentre veniamo da lei faccio però anche vedere le prime immagini, le abbiamo dell'incontro, dell'arrivo di Zaleschi um a Castel Castel Gandolfo, ricordiamo prima l'incontro con il pontefice e dopo ovviamente quello con la premier a partire dalle 15, queste sono le immagini. Intanto io però le chiedo un suo commento sul caso um invece sulla decisione presa a livello europeo per quanto riguarda. i migranti, ma le domando anche nel frattempo da quando li avete creati, questi certi avete anche cambiato la loro destinazione. Prima dovevano essere punti in cui mandavate direttamente i migranti presi in mare e poi sono diventati diciamo al come un CPR, esterno. Alla luce di questa decisione europea, rimarranno un CPR esterno, Terete a provare invece a spostare i migranti direttamente intercettarli, diciamo quando arrivano e portarli direttamente lì. um E poi funzioneranno perché insomma, comunque, um la domanda rimane anche se c'è questa normativa a livello europeo, ricordiamo sono anche procedimenti aperti alla Corte di Giustizia europea. Ma guardi, l'hub in Albania nasce ovviamente con altri intenti, poi adesso è diventato un CPR. perché abbiamo visto come si sono comportate le decisioni che hanno preso determinati magistrati in merito alle azioni fatte dal governo italiano. Adesso, con il nuovo regolamento europeo, le cose cambieranno e quindi funzioneranno. Ma questo sottolinea anche l'esigenza che sente un po' tutta Europa, tranne insomma determinate diciamo sinistre europee, ma forse la sinistra italiana è quella più rimasta isolata in questo termine. è l'esigenza di difendere i confini anche dall'immigrazione clandestina che ricordo ancora ad oggi è un reato entrare illegalmente in uno stato e quindi un'entità politica come l'unione europea, che vuole difendere i suoi confini anche dall'immigrazione clandestina, deve necessariamente prendere. delle contromisure. Il regolamento europeo va proprio in questo senso. È noto a tutti ormai che l'esperimento in Albania voluto dal governo italiano sta facendo da apripista. Sarà un modello che sarà ripreso da tutta Europa, con buona pace della sinistra nostrana, che evidentemente è rimasta ancora ancorata al vecchio regista. porti aperti, accogliamoli tutti, venite tutti qui, non c'è problema, clandestini siete benvenuti, ma insomma le esigenze e i tempi cambiano e l'Unione europea sta andando verso la direzione che ha tracciato il governo italiano, ovvero quella della difesa dei confini e la lotta ai trafficanti di persone. allora Parlando di un'Unione europea che va nelle direzioni che voi avete tracciato, le chiedo anche un commento su una cosa di cui abbiamo già parlato anche con Scotto, e cioè la Banca Centrale Europea che ancora perplessità rispo- rispetto al vostro emendamento sull'oro. Voi vi siete affrettati a ribadire che almeno l'ha fatto Giorgetti, che in realtà non cambia niente, ma allora perché scriverlo nero su bianco? Perché questo è un po' il dubbio che ha ovviamente la Bruxelles, anzi Francoforte. Io sinceramente ho difficoltà a comprendere questa levata di studi che sta facendo tra l'altro la Banca Centrale europea e non nel merito anche Banca Italia, perché ribadisce semplicemente l'ovvio, ma ho sentito addirittura parlare di violazione di i trattati europei in merito a questa norma che dove noi specifichiamo, Cosa che non è mai stata fi- fino ad oggi, che loro detenuto e custodito nella- nel, nella sagrestia, così si chiama di Palazzo Cocca, via Nazionale, appartiene al popolo italiano. Credo che questo sia abbastanza ovvio e ho sentito dire che questa cosa minerebbe addirittura l'autonomia della Banca Centrale. Ora segnalo che la Banque de France, detiene e custodisce l'oro dello Stato francese. Questo ci dice il codice monetario e finanziario della Francia articolo 1422, dove viene specificato che l'oro detenuto dalla Banca di Francia è di proprietà dello Stato francese, che è abbastanza un'ovvietà, è una cosa che funziona così in tutto il mondo. Ora perché chiedo io alla Banca centrale europea se lo stabilisce la Francia per legge con il suo Codice monetario e finanziario va bene e se lo fa l'Italia non va più bene, dove noi semplicemente ribadiamo che quella è proprietà del popolo italiano ed è detenuto e gestito in totale autonomia da parte della Banca d'Italia. Perché per la Francia va bene e per l'Italia no? Ovviamente ci sono ragioni storiche, non andiamo neanche a non abbiamo il tempo per spiegarle perché l'euro sistema è uno. L'eurosistema tutte e due parti dell'eurosistema, la Banca di Francia e la Banca d'Italia. Banca. Prima che finiamo diciamo il tempo a disposizione volevo portarvi su due ultimi temi, cioè un tema a testa. Per lei um Scotto, um pensa che sia importante raccogliere l'invito di Cuperlo nel sedervi insieme e trovare una posizione comune, um sulla questione antisemitismo o no, le leggi che ci sono vanno bene così come sono? Immagino che lei ovviamente non è a favore del DDL presentato da Delrio. Mah, sull'antisemitismo non abbiamo bisogno di trovare una p- una posizione comune diciamo, um la la um siamo contro ogni forma di razzismo, di xenofobia, di discriminazione, um sulla base del credo religioso, dell'origine etnica. um Io penso che sia utile fare una discussione, la discussione fa sempre bene, Consiglierei vivamente di evitare di legiferare su materie così delicate, la definizione, che viene adottata di antisemitismo, quella dell'IRA, è contestata anche da tantissimi ebrei, rischia di, mescolare cose che non sono mescolabili, la critica allo Stato Israele, um Con invece un'impostazione antisemita, eviterei di farmi trascinare per mano, um da chi um non ha rinnegato il passato, non ha rinnegato le leggi razziali e attraverso questi mezzucci cerca condoni sulla propria storia. Diciamo che questo è un errore che eviterei di fare. um Filini, um anche su questo, ovviamente però volevo poi in chiusura chiederle una battuta rispetto alla chiosa del pezzo di l'abbate. Fini potrebbe essere un buon candidato per il Colle. Ma guardi, si vota nel 2029, io dubito che il Presidente Fini abbia in testa di fare il il Presidente della Repubblica. Detto ciò, se mi fa rispondere a Scotto, cioè io non ho capito, um la la sua allusione a chi si riferisce, cioè vorrei ricordare che, um Questo disegno di legge è presentato da un esponente del Partito Democratico che è Graziano Delrio, quindi nessuno sta, um diciamo manovrando Delrio. Penso che faccia riferisca a Gasparri. No, no, io sto sto dicendo che Delrio ha depositato un disegno di legge sull'antisemitismo e mi. fa specie che una parte del suo partito stesso sia contraria a questo a questa iniziativa parlamentare di insomma un pezzo anche autorevole del Partito Democratico come Graziano Delrio. Io non vorrei che ci fosse della tattica in questo, perché su questi temi la tattica bisognerebbe metterla da parte e la tattica, ovviamente è quella di non infastidire troppo i movimenti. propallo oppure magari lasciare troppo spazio a chi ormai si è messo alla sinistra del Partito Democratico come Lei mi deve rispondere lei mi deve rispondere su una cosa diversa. Lei ha letto qual è la definizione dell'ira gli 11 punti sa che cosa significano? Se vuole parlare di questo ci confrontiamo e ci confrontiamo anche su tutto il resto. Perché chiaramente voi state inseguendo questa discussione, perché è un modo per seppellire, la polvere che ancora è depositata rispetto alla vostra storia. Lei sta in un partito che continua a dire che Giorgio Almirante è un costruttore di questo paese, Giorgio Almirante, è stato uno di quelli che più di tutti. Sul settimanale della razza ha difeso le leggi razziali di questo paese. Quindi quando parla di queste cose si ricordi quali sono i suoi interlocutori. Io penso quali sono e che cosa hanno fatto Abbiamo abbiamo finito il tempo facciamo rispondere, ma le chiedo guardando al futuro, perché non lo votate voi il DDL Delrio, lo voterete? ma noi siamo disposti a discutere di qualsiasi proposta di legge che possa andare ad arginare questo fenomeno, questo antisemitismo di ritorno che stiamo vivendo in questi ultimi mesi. Quindi ben venga, discutiamone, non c'è nessun problema. Non abbiamo preclusione, come invece ha evidentemente Scotto e una parte del Partito Democratico. Però questo tentativo che fa il collega di rigirare la frittata è abbastanza puerile. No, io non so rigirando la frittata antisemitismo grosso come una casa a sinistra. È inutile che prova a rigirare la frittata evocando storie passate per giustificare che lei non ha problemi a rinnegare, giusto. Che cos'è che sulle leggi razziali non abbiamo problemi ma ci mancherebbe, noi le abbiamo condannate, guardi, nel 1995, quando c'è stata Fiuggi, era Alleanza Nazionale, è passato qualche anno. um trovo veramente um puerile appunto ritornare a trascinare una forza politica come Fratelli d'Italia oggi su questa discussione, che per quanto ci riguarda è archiviata. Strumentalmente viene tirata fuori dalla sinistra perché tenta di nascondere l'antisemitismo che viene da sinistra che oggi questo antisemitismo lo spiega? Dove sta antisemitismo. Allora abbiamo finito il tempo non faccia faccia l'esempio dell'attacco alla sinistra. Me lo uscite delle piazze a strillare, la Palestina libera dal fiume ma- al mare significa cancellare lo stato di Israele. Lei condanna questo non c'entra anche lei non conosce. condanna, non risponde, vede? Non risponde e lo slogan Palestina libera dal fi al mare. E qualcosa è sbagliato. Esatto allora non c'entra niente con l'amo finito il tempo a disposizione, abbiamo finito il tempo a disposizione. Questo è il dato. Abbiamo finito il tempo a disposizione, però insomma possiamo concordare tutti che c'è un estremismo anche a sinistra. in quest'ultimo periodo sta un po' toccando il tasto dell'antisemitismo che questo non vuol dire assolutamente um Scotto che insomma sono le vostre posizioni, ci mancherebbe altro, però certi episodi li condannate voi per prima dobbiamo condannarli tutti, come è giusto condannare anche gli episodi della storia su questo, penso che possiamo concordare tutto rispetto all'antisemitismo che il nostro Paese ha vissuto in passato. Grazie ovviamente a Francesco Filini, grazie a Scotto, abbiamo finito il tempo. Torniamo dopo il break a parlare di Ucraina. .























