Un rilancio con uno sguardo rivolto alle questioni interne e una le questioni del Paese. Assemblea nazionale del Pd e relazione del segretario Nicola Zingaretti, che si dice pronto a dare battaglia perché, sottolinea, bisogna aprire una nuova fase e creare una nuova agenda non essere subalterni agli altri un Pd spiega, proprietario del proprio destino. Zingaretti critica apertamente il Governo gialloverde con i Cinquestelle diventati dice: "un'amara stampella" e la Lega definita "la vecchia destra che torna". Il Pd, con un programma basato su economia green e un nuovo sistema fiscale che deve essere alternativa alla deriva italiana. Oggi il Partito Democratico è l'unica alternativa politica credibile a una destra inquietante e pericolosa. È chiaro, è sempre più chiaro che loro non ce la fanno, ma è altrettanto chiaro, lo dico io per primo, che con più forza, nettezza ora a questo punto, deve emergere un'alternativa a questa deriva italiana. E siamo qui per questo. La prima riforma del partito, non è organizzativa non è il codicillo, ma è la funzione che hai nella storia, il pensiero del segretario dem. Resta la questione spinosa della separazione di ruoli tra segretario e candidato premier che crea non poche frizioni nel cuore del partito. E dunque riflettori puntati anche sull'insediamento della commissione di riforma dello Statuto e del partito, che sulla nuova piattaforma della costituente delle idee, strumento per chiamare a raccolta la società italiana spiega Zingaretti. che sul partito vuole voltare pagina. "Serve una rivoluzione" dice. "Altrimenti non si può andare avanti". Basta dunque con le correnti e i feudi di potere. Troppo spesso questo partito è un arcipelago di luoghi in cui si esercita in modo disordinato, la sovranità e i differenti modi di praticare la politica e di esercitare il potere. Zingaretti, che poi chiude così, "Non voglio più criticare il Governo Conte Di Maio e Salvini ora voglio sconfiggerlo".