Che dice il gigante con le treccine? Vuoi proprio sfidarmi di nuovo? Una lotta perenne è quella tra gli irriducibili Galli e i Romani tra Asterix e Obelix da una parte, Giulio Cesare dall'altra. Per anni le loro avventure, le loro battaglie, la loro sincere e viscerali rivalità, ha appassionato milioni di lettori di fumetti per poi approdare, come spesso è accaduto alle storie più belle, anche al cinema. Si è spento alle porte di Parigi, per cause naturali, all'età di 92 anni il loro papà Albert Uderzo, il disegnatore che insieme all'amico René Goscinny inventò, appunto, i fumetti di Asterix e Obelix. Il primo forte, ogni volta che beveva la pozione magica, il secondo, sempre forte, perché ci cade dentro da piccolo. L’invincibile potenza di Roma come gli artigli di un falco. Una grande propensione al disegno sin dall'infanzia, molta fantasia, e il piccolo deficit di essere daltonico, cosa che gli impedì sempre di poter colorare i suoi lavori. Uderzo ha seguito come supervisore artistico anche l'ultimo numero della saga, il trentottesimo, nonostante avesse comunque, da tempo, individuato i suoi successori artistici, dopo che per l'improvvisa e prematura morte di René Goscinny nel 1977, si ritrovò da solo a portare avanti la serie, che debuttò nel lontano ottobre del 1959. Un papà appassionato e divertito che già all'età di 7 anni si accostò al mondo dei fumetti, diventandone per sempre uno dei suoi indiscussi protagonisti.