Giorgio Armani non c'è più. Forse adesso che le porte dell'Armani Teatro si sono chiuse, la scomparsa del re della moda si fa davvero reale. Prima si aveva quasi la sensazione che da un momento all'altro dalle quinte della location dove tante volte abbiamo visto sfilare le sue collezioni, potesse comparire per salutare il suo pubblico. Invece le centinaia e centinaia di persone in coda per tutto il fine settimana alla camera ardente in via Bergognone, erano qui per un addio. "Mi sentivo proprio affezionata anche non conoscendolo e quindi mi son sentita di venire qui a fargli un ultimo saluto. Abbiamo lavorato 10 anni per lui. Sì, sappiamo che doveva arrivare lui dovevamo muoverci fino alle 10 all'una di notte per aver fatto tutto, mi dispiace tanto. Un grande lavoratore. Questa è una cosa che mi ha colpito tanto, perché viene da una famiglia semplice, un grande uomo. È un onore venire proprio a dargli l'ultimo saluto. Sì, un grande. Armani è stato un grande." Persone comuni che di Giorgio Armani amavano la serietà, il rigore, la dedizione al lavoro, la dedizione di un milanese doc, anche se milanese d'adozione. "Era doveroso essere qua perché credo che sia stata un'eccellenza di questa nostra Lombardia, una persona, un genio che ha portato la bellezza italiana nel mondo, ma anche un grande imprenditore. Queste cose quando hanno un valore fondamentale nel tempo crescono e si moltiplicano anche al di là della scomparsa di chi le ha messe in vita." Rappresentanti delle istituzioni 900 si chiude con lui. Lui è stato un grande rivoluzionario, noi parliamo sempre di classico, ma lui è stato quello che ha dato abito agli uomini e alle donne. Se esiste la donna moderna è grazie alla visione di di Giorgio Armani. donne. Se esiste la donna moderna è grazie alla visione di Giorgio Armani." .























