The Era of Daydreaming: è questo l'evocativo titolo della 31esima edizione di Artissima, la fiera internazionale di arte contemporanea punta di diamante dell'art week torinese che sino a domenica animerà gli spazi dell'Oval. "Perché questa è una fiera di arte contemporanea che porta avanti il valore sociale dell'arte contemporanea e quindi, come dire, c'è un'espansione, una volontà di produrre valori culturali e di ricerca attraverso questo straordinario strumento che è una piattaforma fieristica commerciale di pochi giorni. A voler dare un po' di numeri: sono 4 le sezioni principali della fiera, 3 quelle speciali, 189 le gallerie che espongono, 34 i Paesi rappresentati da 4 Continenti. "I tempi, diciamo, non è che siano proprio tra i più felici di ogni tempo, però, insomma, l'Italia, diciamo, è un Paese che ha sempre creduto nell'arte, un Paese di grandi collezionisti, di piccoli collezionisti. Quindi l'importante è sostenere, diciamo, l'impegno anche nei momenti che non son facili". Particolarmente interessante la sezione disegni, che mostra la forza delle opere su carta. "La sezione disegni è una sezione pensata anche per stimolare il giovane collezionismo, perché comunque ci sono dei prezzi che variano da molto bassi, da 2.000 euro fino a 40.000 euro, quindi anche per chi vuole avvicinarsi al collezionare sono dei prezzi molto allettanti". Al fianco di Artissima c'è Intesa Sanpaolo. "Quest'anno abbiamo portato delle fotografie di Olivo Barbieri, che sarà protagonista da febbraio del prossimo anno in piazza San Carlo, nella sede dedicata alla fotografia, in dialogo con dipinti che arrivano dalle tre sedi di Gallerie d'Italia: da Napoli, da Milano e da Torino appunto". "Nulla di quello che qui incontrerete è un diktat di consumo. Non serve a nulla, serve solo a nutrire il nostro sogno a occhi aperti, a nutrire il nostro spirito, le nostre emozioni, a specchiarci in quello che fanno gli artisti. Questo è l'arte, ciò che ci regala".