Questo è il risultato del lavoro anche di chi dietro le quinte non rende possibili concerti, festival, esibizioni, eventi anche sportivi, occupandosi dalla costruzione di un palco alla sua illuminazione. Sono ingegneri, architetti, tecnici specializzati nell'edilizia, elettricisti, macchinisti, facchini, attrezzisti, tecnici audio, addetti alla sicurezza. Sono i professionisti dello spettacolo. A causa dell'emergenza Covid-19 il settore è fermo, ma non loro. Nasce così “Chiamate noi”. “I giornali ci dicevano in Cina fanno un ospedale in sei giorni. Io mi sono girato e ho fatto: noi facciamo San Siro in quattro e il giorno dopo lo smontiamo e lo riportiamo a Roma. Quindi diciamo che possiamo farcela. C'è bisogno di professionalità e di capacità come le nostre, magari nella costruzione di strutture temporanee. Può essere un ospedale da campo, una tenda di pre triage o, come abbiamo visto all'interno della Fiera di Rho, di alcuni padiglioni. Quello è il nostro lavoro. Abbiamo i tecnici, abbiamo le strutture, abbiamo le capacità e la professionalità per farlo. Da lì è nata una piattaforma, che è www.chiamatenoi.it, che raccoglie in questo momento un migliaio di tecnici dello spettacolo, aziende e professionisti in tutta Italia che vogliono mettersi a disposizione durante l'emergenza. Quello che riguarda il nostro lavoro, quello della musica, del teatro e dello spettacolo dal vivo non sappiamo ancora quando potremo ricominciare a farlo. Di conseguenza ci stiamo dicendo: nel frattempo, se avete bisogno di professionalità, di capacità, di persone che hanno voglia di fare e che possono fare chiamate noi e troveremo il modo di fare qualcos'altro finché non potremo tornare a fare quello che ci piace di più. L'interruzione degli spettacoli della musica dal vivo spesso non si capisce, ma ha comunque un indotto importante. Di fronte a un singolo artista ci sono 250 famiglie, 300 famiglie che campano e che lavorano”.