Le canzoni di Pino Daniele sono la sintesi di elementi musicali e linguistici molto differenti. È il 1977 quando con l'album Terra mia si afferma il talento del chitarrista blues napoletano. Uno dei primi artisti ad accorgersene è un ex compagno alle elementari di Pino. È un disco alle radici, ma tenta di andare un po' oltre. Oltre quel sentimentalismo che spesso è stato usato nelle canzoni napoletane. La cosa grande è che in questo disco nasce la canzone napoletana contemporanea grazie a questo modo di pensare più allargato verso il mondo. Pino Daniele cantava ancora le hit americane quando Renzo Arbore lo portò in televisione, facendolo conoscere al grande pubblico. Io mandai subito una troupe de L'altra domenica e cosi arrivò questa esecuzione straordinaria di questo ragazzotto cantava 'Na Tazzulella 'e Cafè. Per Arbore, Pino Daniele è stato un innovatore, sentiamo perché. Pino Daniele ha compiuto una vera operazione culturale straordinaria, ha rinnovato il modo di scrivere la canzone napoletana. Tra le iniziative del 2020 per ricordare Pino Daniele si pensa ad un film o una fiction. Sicuramente ci sarà la riedizione dopo 40 anni, di un altro dei suoi 23 album inciso in studio e si tratta di un capolavoro Nero a metà.