Quattromila concerti pop e rock sospesi da marzo a settembre. Il settore dei live ha perso nel 2020 il 97% del fatturato. Questi i dati di Assomusica, che riunisce organizzatori e produttori degli spettacoli musicali dal vivo. Il Presidente vede una condizione indispensabile per la ripresa. - Siamo obiettivamente legati - al successo della vaccinazione. Le previsioni per il 2021? - Ci sono i concerti programmati per esempio all'Arena di Verona, piuttosto che in altre location, ma questo è un'ipotesi che deve essere però avvalorata da chi poi ci dalle autorizzazioni. Diciamo che abbiamo due tipologie di realtà: la prima è quella che viene dai paesi anglo americani, dove la maggior parte ha posticipato le loro tournè al livello mondiale. In molti hanno preferito andare al 2022. Nel caso degli spettacoli con artisti italiani sono stati tutti riprogrammati, comunque alcune indicazioni ci danno settembre come il mese che potrebbe - essere lo spartiacque. Bisognerà aspettare che lo stare insieme torni ad essere una gioia e non un grave pericolo. - Io ho la convinzione che il pubblico non vede l'ora di correre e credo che i primi concerti davanti a uno stadio, davanti alle venue un po' più grandi e importanti vedrà dei grossi affollamenti, all'entrata.