È molto più di una sfilata, quella che è andata in scena nello splendido cortile di Via Borgonuovo, quel Palazzo Orsini, sede della maison Armani. È il racconto di una storia, quella di uno stilista e di un uomo, che dopo così tanti anni, riesce ancora a creare qualcosa di nuovo, non dimenticandosi però delle sue radici, di quell'idea di eleganza che nonostante i tempi, le mode, le tendenze, riesce sempre a stupire. Stupire ma non scioccare. In passerella sfila lo spirito dell'estate, una stagione di libertà rappresentata dal capo simbolo di questa collezione, quel gilet da indossare sotto la giacca o semplicemente da solo. Un capo che racconta un uomo coraggioso, libero di osare ma sempre con eleganza. Tutto si mescola con spontaneità, tutto è così semplice da apparire quasi casuale, invece dietro ad ogni singola uscita c'è la cura maniacale dei dettagli di una cucitura, di un bottone, di una nuance. Ogni particolare è pensato, ragionato, studiato. A vincere è l'equilibrio e l'armonia e la sfilata è un trionfo dimostrato dal lunghissimo applauso e dalla standing ovation degli oltre 300 ospiti tra cui anche Samuel L. Jackson.