L'impressione è che il Festival di Cannes avesse bisogno di Tarantino più del contrario, con un colpo di coda a ridosso dell'inizio della kermesse fissata il 14 maggio, anche l'atteso What's upon a time in Hollywood ci sarà, con il suo cast che porterà lustro a un Festival che sembrava iniziare a perderne. Leonardo Di Caprio e Brad Pitt arriveranno al Palais verso la fine, perché sembra che il film sia ancora alle ultime limature. L'Hollywood di un certo peso sarà rappresentata anche dal film di apertura, quegli zombie firmati Jim Jarmusch con Adam Driver e Bill Murray tra gli altri. Gli occhi invece dalla stampa italiana e speriamo anche l'attenzione del Presidente di giuria Iñárritu saranno particolarmente aperti, per l'unico film italiano in concorso, Il Traditore di Marco Bellocchio, con l'interpretazione di Favino che si preannuncia notevole fin dalle prime immagini. La storia del pentimento, anche se rifiutò sempre questo termine, di Tommaso Buscetta, il boss dei due mondi che aiutò lo Stato e Giovanni Falcone a mettere in ginocchio Cosa Nostra, facendo finire in carcere 366 affiliati. Evviva Santa Rosalia. Tra i film più attesi Anche quel Dolor y Gloria che Pedro Almodovar consegna nelle mani di Banderas, per farne un film testamento e autobiografico. Impossibile non citare Terrence Malick, Xavier Dolan, Ken Loach, Arnaud Desplechin, autori amati a Cannes e da Cannes spesso incoronati. Ci sarà anche altro colpo di coda glamour del direttore Fremaux, Sylvester Stallone che farà vedere un piccolo pezzo di Rambo 5. Ci saranno i giornalisti, i produttori e distributori, si muoverà il gotha del mercato cinematografico mondiale fino al 24 maggio. Intanto un vincitore lo si conosce già, ad Alain Delon la Palma d'onore, confermata anche dopo le proteste in seguito a dichiarazioni dell'attore, ritenute offensive da alcune associazioni femministe.