Il fascino del Futurismo non si appanna, nonostante il manifesto di quell’avanguardia a firma Filippo Tommaso Marinetti risalga al 1909. L'esposizione in corso a Pisa, a Palazzo Blu, è un viaggio in quel movimento attraverso le opere di artisti che, con la loro arte, guardavano al futuro, alla modernità, alla tecnologia. Una tecnologia che era sempre più diffusa, utilizzata e idealizzata, dopo il progresso industriale di fine Ottocento. Ci sono in mostra, tra gli altri, Boccioni, Carrà, Russolo, Balla e Severini, padri fondatori e profeti di un movimento artistico definito: dirompente e innovativo. I dipinti, le sculture, i documenti, la pubblicità cara ai futuristi, che la omaggiarono creando manifesti diventati storici. Alla fine della mostra, un percorso di 110 opere che coprono quarant'anni di attività, il visitatore si imbatte nell'aeropittura, corrente dell'avanguardia futurista che esaltava la sensazione inedita di vedere la terra dall'alto in grande velocità.