Non sempre essere al centro dell'attenzione è una cosa gradita in questo caso, per quell'evento di Villa Pamphili, insomma. Non è commentabile. Credo che il cinema come è successo in altri periodi della mia vita, è ciclico e quindi le nuove generazioni lo riscoprono, piano piano si riforma, si riformano gruppi di artisti, si riforma un pubblico. Se potessi scegliere da dove partire per aiutarlo, per riformarlo partiresti dalle produzioni, partiresti dagli autori, partiresti dai soggetti, partiresti dal pubblico, da dove partiresti? Partirei da Matteo Garrone, che è un genio, è un grande regista, è una specie di capofila, di quest'epoca, è giovane, è una specie di nuovo autore degli anni 2020. Credo che sia davvero un trascinatore per chi vuol fare il cinema oggi, per un ragazzo che vuole fare il cinema oggi, lo è per me. Quando vado a vedere i suoi film esco entusiasta e penso che potrei imitarlo facendo un film. Partirei dagli autori, partirei dalle persone che lo sanno fare bene.