È “Il traditore” di Marco Bellocchio, il film italiano in concorso al festival di Cannes. Sul grande schermo è in Italia dal 23 maggio la storia del pentito di mafia Tommaso Buscetta, interpretato da Pierfrancesco Favino, colui, insomma che permise a Falcone e Borsellino di portare alla luce la struttura vera di Cosa Nostra. Per il maestro è un grande ritorno sulla Croisette. Che cosa l’affascinava soprattutto di questa storia del personaggio Di Tommaso Buscetta? Mi pigliava la sua, potremmo dire, nell'orrore, magra sua normalità. Il suo essere un calcolatore perché è chiaro, lui ha confessato per calcolo ma anche per un affetto, credo, profondo e sincero verso Falcone. Lui ha tradito la propria famiglia perché la propria famiglia ha tradito lui. Questa è la sua tesi. Per cui non si considera un traditore, però, di fatto, lui ha reciso le radici con tutto i sul passato. “Se non te ne vai chiamo la Polizia. Alberto, ti farò interpretare la mia opera alla dipendenza”. Tra i film che concorrono per la Palma D'Oro, che assegnerà la giuria presieduta da Iñárritu, anche “Dolori Y Gloria” di Pedro Almodovar, film intimo, quasi biografico con Antonio Banderas e Penelope Cruz. Il ritorno anche come attore di Xavier Dolan, affezionato al Festival di Cannes come i fratelli Dardenne e Ken Loach. Torna anche Terrence Malick con una pellicola sulla seconda guerra mondiale, mentre aprono gli Zombie di Jim Jarmusch nel film “Dead Don’t Die”. E se Tarantino non ce l'ha fatta a chiudere “Once Upon a Time in Hollywood" in tempo per la Croasette arriva fuori concorso “Rocketman”, film dedicato alla vita e la carriera di Elton John.