Cosa portate? Niente! Roba... "Sì ma quanti siete?" Due! Siamo io e lui... Dietro non c'è... "Un fiorino" Quasi assurdo ma da questa scena, una delle tante diventate parte dell'immaginario comune, sono passati oltre 30 anni. La comicità di Massimo Troisi sembra infatti non passare mai di moda, sarà perché il suo estro creativo, il suo genio, è davvero senza tempo. Un cinema lento il suo, ma non per questo noioso, fatto di lunghi dialoghi, ma anche di pause, perché la sua grandezza stava nel far ridere non solo per quello che diceva, ma anche per quello che non diceva. Dal teatro della parrocchia alla notte degli Oscar, napoletano doc che ha portato la napoletanità nel mondo liberandola dai cliché grazie alla sua comicità intelligente e mai volgare. Esilarante ma anche malinconico, ironico ma anche tremendamente serio, perché nel suo cinema c'era la sintesi degli opposti che sullo schermo diventavano armonia. Forse per questo, come qualcuno ha sollevato, sarebbe riduttivo parlare di lui come di un comico se per comico intendiamo gli attori di oggi, sketch e battute veloci che durano il tempo di un post. Massimo Troisi era attore, regista e sceneggiatore, ma forse anche molto di più.