Dopo la moda, il cinema, la fotografia è sull'architettura che si concentra ora l'impegno di Giorgio Armani, nei confronti dei giovani creativi. E così, in occasione della Milano Art Week in Silos di Via Bergognone, luogo concepito come stimolo per nuove idee, ospita About Future, una mostra collettiva nata dalla collaborazione con il Politecnico di Milano. Si tratta dei progetti di più di cento giovani laureati soprattutto, sono i nostri migliori. Li abbiamo raggruppati per temi. Sono temi che raccontano i temi importanti per il progetto architettonico, oggi nelle città, nelle città italiane, nei paesaggi italiani e del mondo. Le nuove condizioni dell'abitare la sostenibilità, la complessità della trasformazione delle città, perché in un mondo in continuo cambiamento gli studenti sono chiamati a confrontarsi anche con modelli prima inesistenti, rispondendo così a quello che ormai è un bisogno sociale. Un progetto voluto da Giorgio Armani per incoraggiare i giovani talenti ad esprimersi, sull’esempio di Tadao Ando, grande architetto, molto vicino allo stilista e la cui mostra è allestita al piano inferiore del Silos. Che cosa vi avvicina nella vostra comunque, idea di architettura a Giorgio Armani? Ma io credo soprattutto un approccio rigoroso, creativo, una capacità di lavoro e di operosità degli studenti di capacità di guardare al mondo, al contesto internazionale, di essere aperti e credo che questo sia un tratto del fare e dell’operare milanese, anche un legame con con la nostra storia però reinterpreta sempre nell'attualità della nostra vita.