15-19 gennaio. Queste le date della prossima settimana della moda uomo, scongiurando che non sia nel pieno di una terza ondata pandemica, buttando come ha dichiarato il Presidente della Camera della moda Capasa, il cuore oltre l'ostacolo, l'Italia insieme alla Francia è stato l'unico Paese a mantenere inalterate le date della fashion week Maschile. Noi abbiamo mantenuto la nostra date storiche per un motivo molto semplice, perché per noi è importante questa prima uscita perché consente alle aziende di uscire in tempi corretti con le collezioni per poi poter fare la produzioni. Noi non possiamo non pensare che dietro la nostra macchina di presentazione, di sfilate, di proposte in collezione, c'è poi una macchina industriale che ha bisogno di tempi corretti per potere operare e dobbiamo, mai come in questo momento, salvaguardato. Ad aprire la kermesse sarà Ermenegildo Zegna e poi altri 36 brand, di cui 7 presenti per la prima volta, vigital ma con la predominanza del Digital, visto che saranno solo 5 gli eventi fisici. Dolce e Gabbana, Fendi, Trokiwei e Solidom non hanno infatti rinunciato a una vera sfilata in passerella, anche se la modalità in presenza o a porte chiuse sarà la curva pandemica a deciderlo. La prossima settimana della moda segna anche la collaborazione con il fashion film Festival, in programma dal 13 al 19 gennaio, 220 film provenienti da 58 paesi, selezionati tra gli oltre 1000 arrivati, segno del grande respiro internazionale che il festival porta alla fashion week. Il festival si pone come un ponte culturale dall'Italia verso il mondo e il mondo esterno verso l'Italia, è questo che siamo noi. Lo storytelling porta questo messaggio e lo fa attraverso la moda. Quella moda che rappresenta uno dei pilastri su cui costruire il progetto di rilancio non solo di Milano ma dell'intero Paese. Noi siamo comunque la seconda industria del Paese dopo la metalmeccanica, esportiamo tantissimo, perché il 70% è più della nostra produzione viene esportato e poi siamo gli ambasciatori dei valori positivi dell'Italia, quando noi, quando si pensa al valore positivo italiano che è quello della creatività e dell'efficienza, la moda è il suo rappresentante più alto, e non a caso alla fine si usano i nomi e designer italiani per dire wow Italia.