Un viaggio dentro Leonardo alla scoperta della sua mente fervida, del suo genio inarrivabili. E' possibile alle nuove Gallerie del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. Qui, attraverso gli affreschi, i dipinti, i calchi, osservando i manufatti, i volumi antichi, i progetti, la sua curiosità diventa la nostra, mentre il segno indelebile di questo grande artista, la sua essenza, ci catturano. Restaurate e rinnovate nell'allestimento, in un percorso pensato per essere sia tematico, sia cronologico, le Gallerie accolgono il visitatore in quella che è la più grande mostra permanente al mondo dedicata a Leonardo. Curata da Claudio Giorgione, si sviluppa su 1300 mq con 170 opere e una quarantina di esposizioni multimediali. “Le Gallerie Leonardo oggi propongono in maniera completamente diversa una lettura della vita dell'opera di Leonardo, non solamente come ingegnere come potrebbe aspettarsi un visitatore qui al Museo, ma come uomo di cultura del Rinascimento, incrociando la storia dell'ingegneria, la storia dell'arte, la storia della cultura in generale. Un racconto sfaccettato in 10 sezioni che immergono il visitatore in una storia fantastica che è quella della vita di Leonardo”. Scenografico è l'allestimento firmato dall'architetto François Confino. Quatto anni di progetto, seguiti da vicino da Francesco Clerici che ha firmato “Meccanica di una mostra”, il documentario sul making of. “Io dico sempre che sono il primo spettatore più che un regista, per cui mi metto al servizio della mia stessa curiosità a osservare quello che succede nello stesso modo. Per cui che sia lavoro manuale, che siano riunioni o che siano fasi decisionali, l'attenzione è quella dello spirito di curiosità primordiale nel guardare quello che succede e come un luogo può raccontare delle storie e contenere un patrimonio che cambia ed è fluido nel tempo”. A celebrare la riapertura al pubblico dopo il restauro, il Ministro dei beni culturali Dario Franceschini. “Credo che questo museo e le Gallerie di Leonardo a Milano, in un nuovo allestimento, con cose mai viste, sia davvero il modo migliore per chiudere queste celebrazioni e anche per troncare tutte le polemiche sulla mostra su Leonardo che abbiamo fatto in Francia, che, come sapete, è una grande mostra europea che accompagna quella su Raffaello che si terrà in Italia il prossimo anno. A Milano si è lavorato intensamente e si lascia per sempre un luogo fantastico dedicato a Leonardo”. “Alla mia età è difficile essere emozionati. Poi ho dei trascorsi sportivi che tanti anni fa mi hanno fatto superare questa parte psicologica dei fatti. Abbiamo molta attenzione per quello che abbiamo fatto, però la natura vera del mio lavoro è di non guardare a quello che si è fatto ma a quello che ancora c'è da fare, e c'è da fare ancora tanto perché noi abbiamo una grande ambizione di diventare sempre migliori. Spendiamo, fra interventi indispensabili sull'immobile e allestimento, quasi 10 milioni di euro. È una cifra per noi veramente molto importante, ma soprattutto è importante perché deriva da un connubio estremamente efficace fra quello che è l'intervento pubblico e l'intervento privato”. “Dobbiamo cercare di essere presenti senza essere un problema. Come sempre le aziende hanno anche delle componenti burocratiche e devo dire che il Museo della Scienza e della Tecnica di Milano ha una vivacità che per noi rappresenta un grandissimo stimolo”. Era il 1953 quando queste gallerie vedevano la luce per la prima volta. Quello di oggi è un vero e proprio Rinascimento.