Abbiamo il dovere, nei confronti del mondo, di provarci”. Nel maggio del cinema non c’è solo Avenger Endagame ma tenere banco sul fronte degli incassi in sala. Se l'ultimo capitolo della saga dei supereroi Marvel, ormai secondo nella classifica mondiale dei maggiori incassi di sempre, è impegnato nella caccia ad Avatar, nel nostro paese si registra, proprio in questi giorni, un nuovo record, stavolta legato ai titoli nostrani. Io sono un'impiegata del Ministero e mi occupo di buste paga. Ma cosa ci dice il cervello, infatti, il film di Vision Distribution con protagonista Paola Cortellesi, diretta da Riccardo Milani, ha superato quota 4.800.000 euro di incasso, divenendo il film italiano più visto di sempre, tra quelli usciti nel periodo pasquale. Slitta al secondo posto il precedente primatista in questa categoria, “La vita è una cosa meravigliosa” di Carlo Vanzina, uscito nell'aprile del 2010. L'operazione pasquale è frutto di una strategia innovativa, come spiega l’AD di Vision Nicola Maccanico. Noi abbiamo preso un meraviglioso film realizzato da una coppia, la cui storia parla da sola, Riccardo Milani e Paola Cortellesi e lo abbiamo messo a Pasqua. Di solito questi film vanno in un corridoio invernale, abbiamo scommesso sulla Pasqua e abbiamo costruito il più grande incasso della storia del cinema italiano a Pasqua e nel mese di aprile e quindi scommessa vinta. Qual è il nostro obiettivo principale? Proteggere i cittadini senza che se ne accorgano. Ma cosa ci dice il cervello? Paola Cortellesi è una sorta di agente segreto, è supereroe sui generis che vendica torti e vessazioni subite dai suoi vecchi compagni del liceo, vittime di cafoni e prepotenti. Mamma e papà fanno tutti e due dei lavori troppo impegnativi. Lui sì, ma tu calcoli la trattenuta d’acconto. Il film rappresenta, in realtà, in chiave leggera e parodistica una satira dei cattivi comportamenti degli italiani con l'obiettivo di far riflettere, mentre descrive, con la chiave dell'ironia, i tic dell'Italia di oggi. Giovanna! Giovanna! Subito selfie! Subito! No, io selfie non ne faccio. Zitta, zitta, ridi, ridi. Uhm! Eccolo!.