In quale direzione sta andando la moda maschile? A rispondere a questa domanda è Pitti uomo. É infatti Pittiway il claim della 103esima edizione della Fiera internazionale del menswear che apre a Firenze. 782 i brand in esposizione, di questi 311 arrivano dall'estero. Comun denominatore tra i padiglioni è la qualità, che sia nell'abito sartoriale, nella maglieria, nell'alta innovazione tecnica dell'outwear, nei tessuti pregiati o nello stile, la selezione è uno dei presupposti della manifestazione. "Qui si trovano tutte le opportunità per poter reagire a un anno difficile che sappiamo sarà il 2023, con le aziende che hanno fatto degli sforzi pazzeschi di ricerca, di innovazione sui materiali, di funzione d'uso, l'outdoor quindi che supera lo sportstyle, lo streetstyle, se vieni qui trovi delle opzioni, delle ispirazioni indispensabili per reagire e ristimolare i consumi, senza tra l'altro consumare in maniera inutile". "A parte l'altissima qualità, la tendenza è anche quella di non avere una tendenza", "Noi non abbiamo mai fatto, come spesso in altre fiere, l'area tendenza all'ingresso della fiera, perché facciamo regia della manifestazione, è la manifestazione in quanto tale che è tendenza, dove all'interno ognuno trova quella che è più aderente alle proprie strategie di distribuzione, ai propri clienti, ai propri mercati". Un mercato che, se nel 2022 si è chiuso con numeri al di sopra delle aspettative, sta però per affrontare un 2023 tutt'altro che facile. "I primi tre, sei mesi del 2023 si annunciano buoni, come il 2022, la lettura della seconda parte dell'anno diventa più complessa, ci sono degli elementi di discontinuità e di incertezza continui che vanno governati e che possono presentarsi come delle opportunità e qualche volta invece come dei limiti quindi la lettura è complessa per quello", "Che cosa può fare il Governo per aiutare questo settore?" "La prima cosa credo che sia la vicinanza e la comprensione dell'importanza del settore, complessivamente del Made in Italy, di quest'area che è il fashion che è pari a quello della ... piuttosto che del food, è una delle nostre eccellenze, va riconosciuta e poi bisogna mettere in campo una politica industriale che favorisca le aziende operatrici in questo settore".