Il giornalismo racconta, ma talvolta il giornalismo si racconta. E lo ha fatto a Ischia, per il premio internazionale giunto ormai alla quarantesima edizione, lo stesso premio che fu di Indro Montanelli. Oltre ai tanti riconoscimenti, quest'anno i temi principali dei dibattiti sono stati l'ambiente e i giovani. È intervenuto anche il premio internazionale Grigory Pasko, ex ufficiale della Marina russa e giornalista. "Ho avuto tanti problemi dopo che ho iniziato a scrivere dell'ambiente. Ho scritto alcuni articoli, ho fatto un video dove si trattava del versamento delle scorie radioattive nel mare giapponese e nell'oceano Pacifico. Sono stato arrestato, sono stati trovati documenti contro di me. Io ho continuato il mio impegno". Riteniamo che un tema che abbia bisogno di nuova comunicazione e soprattutto di un approccio diverso dal punto di vista multimediale. Noi pensiamo che bisogna parlare ai giovani con un linguaggio diverso. Il giornalismo cambia, si evolve, si confronta con nuove forme di comunicazione. Nella seconda giornata del premio c'è stato spazio anche per la riflessione su come cambia il mestiere di raccontare, con la partecipazione del sottosegretario all'editoria Vito Crimi. "Oggi la figura del giornalista è cambiata. Non c'è solo il giornalista classico, ma fare giornalismo comprende tante modalità. Anche chi fa comunicazione sui social, professionale ovviamente, può essere considerato giornalista? È una domanda ovviamente che dobbiamo porci. Per tale motivo, allora tutto questo percorso porta sicuramente a ridefinire i parametri. È chiaro che limitare la figura del giornalista solo a chi è iscritto all'ordine dei giornalisti, anche questo è una cosa che viene superata dal tempo stesso, cioè non è un'imposizione, ma avviene in maniera molto naturale". Che consiglio daresti ai giovani giornalisti che vorrebbero diventare giornalisti sportivi? "Non perdere la propria originalità. È un mondo un po' omologato in cui l'originalità ha grandissima rilevanza. È probabile, stando ai coreani, che sono una popolazione molto particolare, che nei prossimi anni la professione del giornalista non esisterà neanche più. Quello che però non può mai morire è il concetto di reporter, ovverosia di colui che traduce, trasmette, trova e riporta una notizia". "Un premio prestigioso, perchè quando si sopravvive a 40 anni nei quali tanti altri premi hanno fermato il loro percorso, vuol dire che ci sono ragioni profonde, anche nella qualità delle scelte, nei significati, e quindi il nostro sostegno come istituto, come banca pubblica, è proprio a riconfermare il valore di questo premio che va a vantaggio non tanto dei presenti, ma di quelli che meritano". Testimonial artistico è stato uno dei simboli della musica italiana, Peppino di Capri, che ci ha regalato un simpatico accenno musicale. "Sto facendo l'imitazione di Peppino di Caprio, va bene lo stesso?" Va bene lo stesso, ci piace comunque. "Grazie".