“Nu pianefforte 'e notte sona lontanamente, e 'a musica se sente pe ll'aria suspirà. È ll'una: dorme 'o vico ncopp'a sta nonna nonna, 'e nu motivo antico 'e tanto tempo fa”. Nel cuore dell'Italia per valorizzare un territorio ricco di storia e tradizioni. È questo l'obiettivo di Irpinia Madre Contemporanea, manifestazione che pone l'accento sulla cultura portata nei piccoli borghi in maniera itinerante e diffusa. “L'Irpinia è come tutta l'Italia. In qualsiasi paese si va, c'è una fontana, diciamo, inesauribile di gioielli dal punto di vista culturale, quindi c'è soltanto un minimo di pazienza e un minimo di impegno per raccogliere le informazioni. Poi noi utilizziamo, come media, gli artisti. Quest'anno il parterre artistico è molto importante”. Tra i diversi luoghi scelti quest'anno c'è Conza della Campania. Il paese, completamente distrutto dal terremoto del 1980, è stato ricostruito poco distante. È qui che Michele Placido ha portato “Letto a una piazza”, spettacolo che unisce musica e teatro. “Siamo a pochi passi da Rionero in Vulture, e soprattutto da Ascoli Satriano, dove sono nato. Questa è una terra che appartiene alla mia da tutti i punti di vista, sia umanistici sia gastronomici, sia paesaggistici. Un territorio, appunto, pieno di boschi, di verde, con l'aria buona, e soprattutto con sentimenti buoni”. Irpinia Madre Contemporanea prosegue fino a domenica, 23 giugno.