Riaperto, nella riconquista della normalità c'è anche il museo e i visitatori sono tornati nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, a Roma. È una bella cosa che dà gioia e speriamo che aprono tutti. Significa molto in realtà, è un passo concreto veramente di uscita da una situazione. Il nostro patrimonio culturale è fondamentale quindi riappropriarci degli spazi sia espositivi che di bellezza naturale, archeologica e artistica che abbiamo è veramente un passo fondamentale. Qui il biglietto non si compra solo online, le precauzioni obbligatorie sono quelle consuete e i capolavori di 2500 anni fa non smettono di meravigliare. Come la inquietante Leucontea, le lamine d'oro scritte in etrusco e fenicio e soprattutto il sarcofago degli sposi. La scena di una gioia familiare quotidiana che va oltre la morte. Oggi chi viene può vederlo da vicino, nei mesi di chiusura, il Museo si è aperto sul web, un'esperienza che non finirà qui. Sicuramente continueremo ad utilizzare anche questo strumento perché non dobbiamo aver paura che il virtuale escluda il reale, vanno insieme. E anzi uno alimenta l'altro. Noi dobbiamo svolgere una missione che non è soltanto quella di far pagare il biglietto, ma di far conoscere luoghi come questi, in tutte le forme possibili.