La mia sala, è la sala di Prometeo, all'interno della galleria Palatina di Palazzo Pitti. Una sala che prende il nome dalle decorazioni della volta realizzata all'inizio dell'ottocento. Era una stanza che era adibita ad appartamenti privati del granduca e che ora invece ospita quelle che sono le collezioni della galleria Palatina, in particolare la collezione degli opere Rinascimentali. Tra queste spicca sicuramente il quadro che è dietro di me, la tela realizzata da Giorgio Vasari e che ha come tema l'allegoria della pazienza. L'opera viene realizzata, come dicevo, da Giorgio Vasari, in collaborazione con un pittore spagnolo, Gaspard de Serra, intorno al 1550, su commissione del Vescovo di Arezzo, Minervetti. Una donna rappresentata in quella che è la classica posa della Venere con, parte del panneggio al vento e incatenata come una catena ad un masso sopra di questo vi è un bellissimo, vaso, decorato con al di sopra, una sfera armillare. La sfera armillare è questo strumento scientifico, che serviva a rappresentare il globo celeste. Il vaso di per se stesso, è riccamente decorato con delle anze a forma di Arpie e delle decorazioni con delfini e puttini. Ha una maschera molto ricca, dalla quale fuoriesce una sorta di boccuccia, da cui stillano delle gocce. Gocce che scendendo lentamente corroderanno quindi la catena e la pietra e libereranno la donna. Gli elementi simbolici che richiamano il passaggio del tempo, quindi la sfera armillare, il vaso posti da Vasari intorno alla donna, servono a rafforzare l'idea delle virtù esercitata mediante la consapevole scelta dell'attesa che permette all'uomo di raggiungere il suo scopo. La pazienza del resto è il miglior rimedio per ogni difficoltà.