La mia sala oggi ci riporta indietro nello spazio nel tempo perché ci riporta a Venezia e al nucleo di pitture veneziane che sono ospitate nelle sette sale che concludono il corridoio di ponente del primo piano degli Uffizi. Si potrebbe definire "la sala delle belle" per il particolare tema dedicato alla grazia femminile, che qui viene rappresentato da due dei maggiori artisti del loro tempo, Sebastiano Del Piombo, e Tiziano. Si comincia con Sebastiano del Piombo e un suo dipinto del 1512 nel quale è effigiata una donna con lo sguardo dolce, interrogativo quasi in qualche modo e abbigliata riccamente con una veste di velluto blu, una camicia di muffola sottile ornata di dettagli d'oro e soprattutto una sopravveste bordata di pelliccia di lupo così come usava nella moda del tempo. Una bellezza più intima e allusiva è invece quella di Flora. È stata identificata nel tempo come una divinità e da questo il soprannome tradizionale di Flora, ma anche come un'allusione al matrimonio per via di quell'abito bianco, un po' casto e un po' provocante che scende sulla spalla lasciando quasi scoperto il seno. La Venere è una vera e propria icona degli Uffizi e potremo dire un'icona della cultura di Tiziano in generale. È nota tradizionalmente con il nome di Venere di Urbino perchè è da Urbino che giunge a Firenze. Qui abbiamo una seduzione davvero più scoperta e invitante. Due fantesche rovistano in una cassapanca, e questo dettaglio così caldo, così intimo, così allusivo alla nostra vita domestica è quello che ci può tenere compagnia in questi giorni nei quali dobbiamo stare a casa per tutelare noi stessi. Ma abbiamo l'arte che ci aiuta e che ci sta accanto. Anche attraverso la contemplazione, sia pure attraverso il video, di un dipinto come questo, possiamo senz'altro tenerci insieme, tenerci uniti e tenerci più compagnia.