Ha preso il via il Festival dei Due Mondi di Spoleto, giunto alla sua 64esima edizione, la prima sotto la direzione artistica di Monique Veaute. Ad aprire il sipario di questo grande palcoscenico delle arti la Budapest Festival Orchestra diretta da Ivan Fischer. In scena, in questi primi giorni l’Oedipus Rex, in occasione del 50esimo anniversario della scomparsa di Stravinsky, il nuovo lavoro di Leonardo Lidi, giovane talento del teatro italiano, e Folià del coreografo Merzouki un vero e proprio inno alla bellezza della contaminazione culturale. A quell’incontro tra Paesi diversi che è la filosofia del Festival. Tre settimane di musica, da quella barocca al jazz fino a quella leggerissima di Colapesce e Dimartino, e di arte nella città medievale in un dialogo costante tra tradizione e innovazione. Tra passato e presente, con omaggi a Dante, Strehler e Pina Bausch e tanti artisti contemporanei, come il coreografo Preljocaj che firma una nuova versione del Lago dei Cigni. Fino al gran finale dell’11 luglio con l’Orchestra di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano. .