C'è un secondo protagonista in scena, oltre a tutti gli attori ed è il silenzio. Lo hanno detto al secondo giorno di set i fratelli Fabio e Damiano di Innocenzo ed è una descrizione perfetta per Favolacce, il loro piccolo grande gioiello che non potendo uscire in sala, arriva ora su Sky Prima Fila Premiere. Amori che siete a studiare anche durante le vacanze, il sogno di ogni mamma. Curioso che questa frase arrivi al netto dell'Orso d'Argento a Berlino proprio per la miglior sceneggiatura. Eppure quelle pause, quei dettagli sul volto, quegli sguardi nulla tolgono anzi, tutto aggiungono alla potenza di questa favola nera calata nella periferia romana di Spinaceto, ma simbolo universale di tutta la pochezza e la banalità umana. - Scendi un po' ragazzì - Dai papà... Zitta che non sto parlando con te. Denis scendi per favore da questa macchina. La scuola è finita, le vacanze estive stanno per esplodere con il caldo, le piccole piscine gonfiabili del giardino nelle villette a schiera e i primi amori che possono, a quell'età, diventare tragedia. Da un lato il mondo dei ragazzi a cui è negata la leggerezza, dall'altro quello degli adulti alle prese con rabbia, frustrazione e un lavoro che non arriva. Elio Germano, tra un coro di attori davvero notevoli, è incredibilmente incisivo in un personaggio brutale e a dir poco disturbante in un film che ti entra dentro, ti toglie il respiro e poi ti ricorda che per fortuna era solo una brutta favola. Forse giustissimo il consiglio che arriva da Valerio Mastandrea: "per chi vedrà la pellicola da casa, cercate di ricreare il più possibile l'esperienza in sala perché Favolacce è puro cinema". Scienze 10, comportamento 9...