Le sue apparizioni sul grande schermo sono attese al pari di un vero e proprio evento, a metà strada tra il fenomeno commerciale e cinematografico. Eppure Luca Medici, che tutti conoscono come Checco Zalone, parla più volentieri della compagna e delle figlie che del suo far ridere milioni di italiani. Dopo i successi al botteghino di tutti i suoi precedenti film arriva il primo di gennaio “Tolo Tolo”, scritto con Paolo Virzì, e lui, per la prima volta alla regia, assicura, lo stress da prestazione lo sta vivendo tutto fino in fondo. “Ero proprio da solo sul set. Ci sono stati momenti belli e momenti veramente duri, in cui non dormivo la notte. Mariangela, la mia compagna, ne sa qualche cosa. Ora la cito perché è lì dietro e dice “non mi nomini mai”. Le telefonate di notte, disperato, e lei che ti diceva “ce la farai, ce la farai, ce la farai”. E ce l'hai fatta? “Non lo so ancora. Vediamo dal 2 gennaio”. Come a ogni evento che si rispetti, non potevano mancare le polemiche su un ipotetico razzismo nel suo video “Immigrato”. “Tentano di incasellarmi, di etichettarmi di Destra e di Sinistra. Non lo so neanch'io. Mi devo guardare dentro per capirlo. E volevo dire che è un tema così complesso che non si può avere una visione, diciamo, a senso unico. Ora sono papà, ho Gaia e Greta. Specie con la piccola sto riscoprendo la magia che hanno i bambini. Secondo me per vedere se una canzone funziona bisogna farla cantare a Greta che ha tra tre anni, e se la ripete vuol dire che sarà un grande successo. Lei non fa che ripetere “Immigrato”, senza sapere di essere scorrettissima”.