Meno goliardico per sua stessa ammissione, ma sempre pieno di energia. Zucchero torna con "D.O.C.", album di inediti da 14 tracce, un concentrato di ritmi e sonorità care al cantautore reggiano, condito con un pizzico di elettronica. È molto intimo, lo sento molto mio. Meno goliardico dei precedenti, meno slogan da trattoria, ecco. Ho parlato più del sociale. C'è un po' più di elettronica rispetto ai precedenti, ma è sempre usata con parsimonia e soprattutto è mescolata con suoni organici, cioè strumenti veri, musicisti veri. "Freedom", cioè libertà, è il brano che ha anticipato l'uscita di "D.O.C.", una libertà che non lo convince. Parlo anche di libertà, che è una libertà apparente, non è proprio… Pensiamo di essere liberi, ma se guardi bene siamo controllati. Social, media, siamo indirizzati, i governi. Sento come una pentola in ebollizione, tutte le guerre, i ragazzi di Hong Kong, il problema climatico, forme di razzismo e questo non… sono tempi non sereni. Dopo l'uscita dell'album Zucchero inizierà il tour mondiale, prima tappa l'Australia ad aprile.