"Me l'hanno dato sinceramente, che sono un principiante, un bambino. Qui a Venezia ci sono degli artisti.... Tiziano ha cominciato a fare le sue opere più belle alla soglia dei 90 anni. Quindi può essere che tra una trentina d'anni, nel centesimo anniversario del Festival di Venezia, mi danno un altro Leone d'Oro alla carriera per la seconda parte". È Roberto Benigni, forse persino suo malgrado, il protagonista dell'inaugurazione ufficiale della Mostra del Cinema di Venezia numero 78. Per lui applausi, emozione e un Leone d'Oro per una carriera straordinaria. "C'è un sentimento, proprio, d'amore. Ho le ali, le ali proprio come il leone, sto volando. Vi butto il cuore là, fatene quello che volete. È la cosa più bella che ci sia, non ho proprio non c'è una maniera di manifestare se non, hai capito, facendo delle acrobazie, dicendo delle cose che non ho mai detto, trovare parole nuove. Il premio è il riconoscimento al quale si ha un solo dovere essere grati". In sala, come da tradizione, anche il Presidente Mattarella per una ripartenza cinematografica che non poteva più aspettare. Ed è con Pedro Almodóvar che torna al lido 38 anni dopo la sua prima volta che quel cinema, appunto, fatto di emozioni, sfumature, sensibilità al femminile trova la sua casa naturale. Madres Paralelas, in concorso, parla di maternità ma anche di antenati e discendenti, di tragedie politiche mai dimenticate e di verità e giustizia. "Per me è stato un viaggio molto forte, alla fine e quando ho sentito in che posto eravamo, perché dopo uscire di là non è che succede in due giorni. Ma allo stesso tempo lo ricordo come un periodo felice, abbiamo sofferto perché si soffre quando fai un personaggio così ma allo stesso tempo se me lo chiedi lo farò domani un'altra volta. È stato un onore essere parte di un film che parla di cose così importanti per il nostro paese e per il mondo".