Stava bene a Cagliari, non voleva muoversi. Era diventato il figlio di tutta Cagliari, lui mi diceva: "ma io qui sto bene, io qui ho tanti amici, se faccio gol sono un fenomeno, se non lo faccio la colpa è della squadra. Se io vengo alla Juventus devo fare gol tutte le domeniche, non mi piace. Io sto qua perché sto bene qua e devo tanto a questa squadra".