L'esordio al Bernabeu contro il Real Madrid, nel tempio del calcio, senza ancora un minuto di serie A. A soli 19 anni diventa poi il più giovane italiano di sempre a realizzare una doppietta in Champions league, poi il crack, un crociato rotto con la nazionale e un altro crociato, lasciato in campo contro la Juventus, ma non si arrende e risale in alto da protagonista nella notte di Tirana, diventa il celebrato, Nicolò Zaniolo, per il trionfo in Conference League, da allora in 8 mesi un mondo capovolto. Pensava di meritare il rinnovo del contratto, ma incassa il no della società, la delusione enorme e finisce sul mercato. La scorsa estate per cederlo Pinto fissa la richiesta a non meno di 60 milioni, poi a gennaio la cifra scende a 40. Giorni caldi di mercato in cui non ha senso del calciatore c'è il Milan, che però offre meno dei 30 più 5 milioni del Bournemouth, il rifiuto al trasferimento nella premier acuisce lo strappo con la Roma, società infuriata e minacce da pseudo tifosi, un certificato medico con prognosi di un mese per stress, una lettera per provare a ricucire un rapporto, ormai finito, finito male perché tutti perdono qualcosa, dalla società che lo che lo ha deprezzato sul mercato e non ha preso un sostituto, a lui l'eroe di Tirana finito nell'esilio di un campionato minore in Turchia, una storia cominciata come un sogno 5 anni fa diventata alla fine una sconfitta da incubo, per tutti.