Lo sport come motore di reinserimento sociale. È stato rinnovato il progetto Play the Future in collaborazione con Fondazione Cassa Depositi e Prestiti, Fondazione Milan, Ministero di Giustizia e FIGC. Il progetto che durerà tre anni è stato ideato per arricchire i percorsi di minori e giovani adulti in carcere, prevedendo un percorso parallelo: educazione sportiva ed orientamento professionale. Il protocollo è stato firmato nel carcere Beccaria di Milano, alla presenza del ministro Nordio "I minori che sono per definizione, quanto meno se non proprio sempre delle vittime, ma certamente sono dei soggetti fragili, che se hanno sbagliato, hanno sbagliato perché molto spesso sono stati anche messi in situazione per sbagliare. Questo non deve togliere, la responsabilità individuale, che poi è quella che sta a fondamento della pena che viene erogata e che viene eseguita. Però è quella che giustifica un trattamento diverso". Il progetto verrà realizzato oltre che a Milano negli EPM di Benevento, Palermo e Catania. "Allargare un'iniziativa che abbiamo lanciato ormai 2 anni e mezzo fa. Un'iniziativa che vuole utilizzare lo sport come strumento per reinserimento sociale dei giovani". I partecipanti apprenderanno sia i concetti base del calcio, ma anche i fondamenti per diventare allenatori e per entrare a far parte di una società sportiva. "Quando siamo riusciti insieme alla Fondazione Milan a trovare la possibilità di far partire questo progetto siamo stati molto contenti, ha funzionato". Alcuni ragazzi, dopo la fase di orientamento potranno essere inseriti in percorsi lavorativi in ambito di società sportive attraverso una rete consolidata di contatti territoriali. .