Le plusvalenze della Juventus degli ultimi tre anni sono diventati oggetto di indagine per la procura di Torino, che nelle scorse ore ha acquisito i documenti nella sede del club aprendo indagine. Gli indagati sono 6 dirigenti o ex dirigenti della Juventus fra cui il presidente, Andrea Agnelli, il vice ,Pavel Nedved e l'ex DS Fabio Paratici. I reati ipotizzati sono falsi in bilancio e false fatturazioni. Questa inchiesta fa seguito a degli accertamenti che erano stati già avviati nelle scorse settimane, sia dalla Consob che dalla Covisoc che dalla Procura Federale, e riguardano appunto la valutazione che si è fatta, in questi tre anni, su alcune transazioni di alcuni giocatori. Le operazioni su cui aveva posto l'accento la Covisoc erano 62, di cui 42 vedevano coinvolta proprio la Juventus e fra le plusvalenze sotto esame non c'è soltanto lo scambio fra Arthur e Pjanic o Cancelo e Danilo, ma anche lo scambio di giovani ancora ai margini della prima squadra o al momento in prestito nelle serie minori; come per esempio quello fra Tongya e Ake fra Juventus e Marsiglia, due giocatori valutati 8000000 euro che ora giocano in C italiana e in quarta serie francese nelle seconde squadre dei club, con questo tipo di plusvalenze secondo la Covisoc la Juventus, avrebbe avuto benefici a bilancio per circa 40 milioni di euro.