Esattamente 50 anni fa si giocò quella che venne definita la partita del secolo e c'è ancora oggi una targa allo stadio Azteca di Città del Messico. Italia-Germania 4 a 3. Siamo qua con uno dei protagonisti di quella partita che segnò il primo gol e soprattutto fece il passaggio della vittoria a Rivera. Il numero 20 di allora, Roberto Boninsegna. Innanzitutto raccontaci un po' del tuo gol e del passaggio a Rivera. Il gol nasce a metà campo, ho preso la palla e sono andato verso la porta tedesca, ho cercato Rivera, ha fatto l'1-2, mi è ritornata sul mio piede preferito, è partito un bellissimo tiro a rasoterra che ha battuto un grande Maier. Poi arriviamo ai supplementari con questa alternanza di gol, andiamo sotto, rimediamo, così arriviamo sul 3-3, su lancio di Facchetti parto in contropiede a sportellate con lo stopper tedesco. Ero partito, a dire la verità, per andare a tirare in porta, poi la palla mi si è un po' allargata, non vedevo bene la porta e mi sono detto: “Ci sarà qualcuno in mezzo”, sono andato sul fondo, ho messo la palla indietro, è arrivato Gianni, gol via e tutti a casa. Poi arriviamo alla finale. Verso la finale abbiamo un dubbio, adesso possiamo dirlo anche dopo 50 anni. Secondo te Valcareggi fece bene a far giocare solo 6 minuti di Rivera? Lo dico anche perché chi mi segue sa che sono interista, tu sei interista, diamo onore anche a Rivera. Ma fece bene a farlo giocare solo 6 minuti o no? Quando siamo arrivati a Roma, dopo aver perso la finale, ci sono state 20 mila persone che cercavano Mandelli e l'allenatore Valcareggi perché non aveva fatto giocare Rivera. Il giorno prima Pelé disse: “Ma se questi non fanno giocare Rivera che era il pallone d'oro dall'anno precedente, chissà che squadra avranno!”. San Siro, chissà quanti ricordi per te. Quanti gol hai fatto nell'Inter? Nell'Inter, ufficiali 171, senza contare le amichevoli. Ho vinto 3 volte la classifica dei cannonieri. Entrare in questo Stadio, la pelle mi si accappona. Il gol più bello? In rovesciata con il Foggia, ho ancora mal di schiena, È stata l'apoteosi di quell'anno lì che abbiamo vinto l'undicesimo scudetto. Grazie al grande Bonimba e appuntamento per tutti i tifosi con il campionato che riparte.