L'idea di una tecnologia in grado di produrre energia illimitata pulita a basso costo potrebbe farsi concreta. Il dipartimento dell'energia del governo statunitense infatti nelle prossime ore dovrebbe illustrare i dettagli di una svolta storica, per quanto riguarda la fusione nucleare. A dirlo sono i quotidiani Washington Post e Financial Times. Fino dagli anni cinquanta, gli scienziati lavorano su questo campo di ricerca nel tentativo di ricreare la reazione attraverso cui viene prodotta energia sul Sole. Nessuno fino ad ora è riuscito però a ottenere dagli esperimenti più energia rispetto a quella necessaria per produrre la reazione. La svolta storica riguarderebbe proprio questo: nell'inversione di questa proporzione. Le fusioni non emettono anidride carbonica ne producono scorie radioattive; sarebbero in grado così di superare i combustibili fossili responsabili dei gas climalteranti. In ogni caso, potrebbero volerci decenni prima di un impiego commerciale di questa tecnologia. Nettamente fuori tempo massimo, rispetto agli obiettivi climatici fissati a livello internazionale, come indicano i principali report, almeno fino al 2030 dovremmo spingere su un mix energetico che vede le rinnovabili in primo piano.