Matteo è un personaggio pieno di conflitti, è un postulatore, lavora per il Vaticano, quindi è colui che deve certificare se un miracolo si possa davvero chiamare miracolo o se è un falso. E nonché è un traduttore di testi antichi per il Vaticano. Se nonché il suo passato ha molto a che fare con la storia che riguarda Christian. Matteo è un ex miracolato a sua volta. L'idea che mi sono fatto rispetto a questo rapporto tra Matteo e Cristian è un po' il rapporto che conosciamo di Salieri con Mozart, lui che cerca disperatamente il dono di Dio, il tocco, che è costretto a osservarlo in una scimmia rumorosa e fastidiosa come Mozart. E lo stesso quando Matteo vede Christian per la prima volta, dice secondo te il Signore sceglierebbe uno come te? "Puoi spacciare, puoi rubare, puoi spaccare le ossa per il tuo padroncino, puoi fare quello che ti pare. Ma se usi il nome di Dio, se ti spacci per Santo, tendo a prenderla piuttosto male". Ha un figlio, di 10 anni, che ha una malattia degenerativa degli occhi e quindi pian piano sta perdendo la vista, quindi questa sua ossessiva ricerca è anche una ricerca personale di una cura, così come lui è stato un miracolato, spera che un giorno quest'angelo possa ripresentarsi e salvare suo figlio. Quindi da una parte c'è la ricerca personale di Dio e che non riguarda se stessi, una ricerca quindi priva di egocentrismo, dall'altra però c'è un tornaconto personale perché vuole rivedere il figlio felice di nuovo. Quindi quando viene a confrontarsi con questo personaggio che è Christian ovviamente non può credere che Dio abbia scelto lui per dare di nuovo fiducia e speranza agli esseri umani. "Mi avevano avvisato che saresti venuto" "Che sarei venuto?" "Che qualcuno sarebbe venuto...a chiedermi di Christian" "Ma chi l'ha avvisata?".























