Alessandro Benetton, presidente di Benetton Formula dal 1988 al 1998, è stato ospite a Race Anatomy dopo il GP di Singapore. L’imprenditore italiano ha analizzato con lucidità il momento difficile della Scuderia Ferrari, sottolineando la mancanza di risultati e la necessità di un cambio di passo per tornare competitivi ai massimi livelli. "Capita nelle aziende e nei progetti che si fermi la voglia di andare oltre e si smette di crescere, ma ci deve essere sempre qualcuno che deve emergere e fare la differenza e smuovere il team". Per poi affrontare una domanda scomoda, carica di ‘se’ e di ‘ma’, a cui ha risposto con grande chiarezza. "Non ho vissuto da vicino questi ultimi anni nell’ambiente; quindi, non posso dire con precisione cosa farei se fosse a capo a Maranello. Posso dire però che Ferrari tornò a vincere all’epoca con Michael Schumacher. Una persona che non era solo un grande pilota ma che aveva l’energia che contaminava tutti. Una determinazione, una precisione e una volontà di dedicarsi completamente alla causa. Penso che le aziende durante il cambiamento debbano identificare questi leader che sono capaci di fare la differenza. Non ne ho in mente uno per Ferrari, ma sono figure importanti che devono invogliare il team". In arrivo il documentario sulla storia della scuderia Benetton che ha fatto la storia della Formula 1 su Sky e in streaming su NOW.























