Ci vorrà tempo è ancora presto per dire se il dossier sulla diocesi bavarese possa avere esiti giudiziari e di quale entità, ma la Procura di Monaco di Baviera ha fatto partire delle verifiche in relazione al rapporto indipendente presentato sugli abusi sessuali nell'Arcidiocesi, in particolare su 42 casi di comportamenti inappropriati da parte di uomini di Chiesa compresi i possibili errori nella gestione del fenomeno. Casi che si riferirebbero esclusivamente a responsabili ecclesiali ancora in vita. Quali norme penali siano state violate è ancora oggetto della verifica, dice la Procura, sta di fatto che il rapporto commissionato dall'Arcidiocesi conta almeno 497 vittime di abusi in un periodo dal 1945 al 2019, 235 gli autori tra cui 173 preti e nuovi diaconi ed evidenzia anche comportamenti erronei da parte dei vertici. Il Papa Emerito Ratzinger Arcivescovo di Monaco dal '77 al '82 non avrebbe agito in modo efficace contro i responsabili in quattro di questi casi. A prendere posizione il Governo tedesco: la chiesa faccia chiarezza in modo completo e trasparente, dice il portavoce del cancelliere, gli abusi e il modo in cui sono stati gestiti i casi lasciano senza parole afferma. E non si tratta di una questione interna alla Chiesa, chiarisce subito il Ministero della Giustizia, come a sottolineare che si allargherà ben oltre. Imbarazzo nella Chiesa tedesca ma non solo ovviamente. Papa Francesco alla plenaria della Congregazione per la Dottrina della Fede, lo stesso dicastero di cui Ratzinger fu prefetto per quasi 24 anni, ha ribadito nella lotta contro gli abusi di ogni tipo la Chiesa sta portando avanti con ferma decisione l'impegno di rendere giustizia alle vittime degli abusi operata dai suoi membri, applicando con particolare attenzione e rigore la legislazione canonica prevista. Ma ha chiarito anche di avere aggiornato le norme sui delitti riservati alla Congregazione per la Dottrina della Fede per rendere più incisiva l'azione giudiziaria che da sola, ha sottolineato, non può bastare per arginare il fenomeno, ma costituisce un passo necessario per ristabilire la giustizia, riparare lo scandalo ed emendare il reo.























